
Il convegno alla Camera
Pedrizzi (Ucid): “L’immigrazione irregolare inquina l’economia, ma attenzione alla dignità dell’uomo”
“Diminuiscono drasticamente gli arrivi di clandestini, ma sul fronte della regolarizzazione dell’immigrazione le lunghe attese e le inefficienze degli uffici pubblici continuano a ledere la dignità delle persone ed il caporalato si diffonde su tutto il territorio nazionale. E’ necessario perciò agire sui due fronti: rigore sui controlli e accoglienza rispettando la dignità della persona”: è la denuncia che arriva dal senatore Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale del Cts dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), che ieri ha partecipato al convegno organizzato dalla componente Liberali Cristiani e Democratici del Gruppo della Lega, alla Camera, sul titolo: “Economia della sicurezza e politiche dell’accoglienza”.
“Io sono un cattolico che rappresenta l’Ucid, le imprese e i manager cattolici che si ispirano alla Dottrina sociale della Chiesa, per questo nella valutazione del fenomeno dell’immigrazione invito a considerare sia gli aspetti economici che quelli valoriali della centralità della persona e della dignità del lavoro. Quindi da un lato raccomando il governo di proseguire nella lotta alle illegalità, dall’altro lo invito a dare forza alle battaglie contro la burocrazia, lo sfruttamento dei migranti e il caporalato”, ha detto ancora Pedrizzi.
L’esponente dell’Ucid ha ricordato come i dati recenti confermino un calo significativo degli sbarchi di migranti in Italia: per il secondo anno consecutivo, gli arrivi risultano più che dimezzati rispetto al picco di oltre 100.000 registrato nel 2022 e nel 2023. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato che questo trend dimostra come il fenomeno migratorio possa essere gestito efficacemente, superando approcci ideologici. “Tuttavia – ha spiegato Pedrizzi – permangono criticità significative nella gestione amministrativa dei richiedenti asilo e dei richiedenti permessi. Recenti sentenze, come quella del tribunale di Torino, hanno evidenziato casi di ‘discriminazione’ e di ‘colpevole inefficienza’ da parte di alcune Questure, con conseguenze mortificanti per chi attende il perfezionamento delle pratiche. Lunghe code all’aperto, esposizione al freddo o al sole cocente e attese protratte per ore continuano a rappresentare un problema diffuso”.
“E’ necessario garantire un’efficace gestione burocratica delle pratiche legate all’immigrazione, riducendo i tempi di attesa, salvaguardare la dignità di tutte le persone, indipendentemente dal loro status giuridico, mantenere un approccio equilibrato nella politica migratoria, combinando controllo dei flussi e rispetto dei diritti fondamentali. Solo con una gestione efficiente e rispettosa della dignità delle persone si può garantire una politica migratoria realmente efficace e sostenibile”, ha aggiunto Pedrizzi, che segnala al contempo il dilagare del fenomeno del caporalato che coinvolge non solo l’agricoltura, ma anche tutti gli altri settori, tessile, manifatturiero, e persino quello delle badanti, e non è un fenomeno legato solo al Sud, anzi, in termini percentuali è più presente al Nord e nel Nord est. La sfida per la sicurezza sul lavoro, in questo senso, non può non essere intensificata anche per i migranti sfruttati e spesso – come accade in un’azienda su due – non in regola con documenti e sulle norme antinfortunistica”, ha concluso Pedrizzi.