Collettivi rossi in azione
Ore 10, lezione di odio: università occupata con la scusa della Flotilla. Il rettore e Bernini come bersagli, minacce a Meloni
Ombre rosse sulle scuole e università italiane in un settembre che si annuncia caldissimo: con la motivazione ufficiale del sostegno alla Flotilla diretta a Gaza, i collettivi di estrema sinistra hanno scatenato la loro furia ideologica contro il governo, arrivando a minacce gravissime.
In queste ore è stato occupato da un gruppo di studenti dei collettivi il rettorato dell’Università di Genova. Il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, ha sentito telefonicamente il rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino, esprimendo tutto il sostegno per la decisione di denunciare gli autori dell’occupazione, anche per vilipendio delle istituzioni visto il carattere violento di alcune immagini affisse negli ambienti dell’ateneo.
Le immagini minacciose nei confronti della premier
«Il diritto allo studio – ha ribadito Bernini – è un percorso. Lo stesso percorso che a volte è impedito da chi per esercitare un diritto di manifestazione va oltre, come è successo oggi a Genova. Tutta la mia solidarietà al rettore Federico Delfino, che ha presentato una denuncia per interruzione di pubblico servizio e vilipendio delle istituzioni perché agli studenti è stato impedito l’accesso all’interno dell’università. Non è impedendo il diritto allo studio che si difende la causa contro la carneficina di Gaza».
Forza Italia: non è protesta, è violenza simbolica che alimenta odio
«Le immagini affisse nel rettorato dell’Università di Genova che ritraggono la presidente del Consiglio Meloni, la ministra Bernini e il rettore Delfino all’interno di un bersaglio sono un gesto gravissimo e intollerabile», denuncia Raffaele Nevi, Portavoce nazionale di Forza Italia.
«Non è protesta, è violenza simbolica che alimenta odio. A loro va la nostra piena solidarietà, con la certezza che le istituzioni e il mondo universitario sapranno respingere con fermezza simili derive. Chi riduce il confronto politico e accademico a un bersaglio tradisce il senso stesso della democrazia e della libertà. Forza Italia ribadisce ancora una volta la necessità di abbassare i toni: alimentare il clima di odio è pericoloso e rischia di trasformare il dissenso in violenza reale».
«Un atto gravissimo, un attacco inaccettabile alle Istituzioni, in una giornata in cui peraltro il Senato accademico ha approvato una mozione per la pace negli scenari di guerra più complicati. Tutto questo non ha nulla a che fare con la pace. Entrambi questi episodi sono un’ulteriore conferma di quel clima di violenza che si vive in questi giorni che ognuno nel suo ruolo ha il dovere di stigmatizzare e arginare da qualunque parte provenga», denuncia Ilaria Cavo, presidente del Consiglio nazionale di Noi Moderati e capogruppo in consiglio comunale di NM-Orgoglio Genova.
Anche a Roma collettivi universitari sul piede di guerra
Proteste inquietanti che fanno da sponda con le iniziative dei giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta che a Roma, alla Sapienza, hanno annunciato azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla di mercoledì. «Ci vediamo tra poco, occupiamo tutte le università», è il grido di battaglia di Cambiare rotta sui social. Intanto anche al liceo romano Virgilio è stata organizzata una assemblea organizzativa dei collettivi per la preparazione di striscioni di solidarietà alla Flotilla e per organizzare le prossime mobilitazioni. “Lunedì è stato solo l’inizio”, promettono i ragazzi del collettivo del liceo Tasso.