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“Mia moglie”, dopo lo scandalo arriva “Mio marito”: la provocazione dello street artist che tappezza Torino di poster

Uomini in mutande

“Mia moglie”, dopo lo scandalo arriva “Mio marito”: la provocazione dello street artist che tappezza Torino di poster

Un "riequilibrio" simbolico. Secondo l’artista, le foto dei soggetti - i cui volti sono stati censurati per mantenerne l’anonimato - sarebbero state prese proprio dai profili degli utenti iscritti a Mia Moglie, appena prima che il gruppo chiudesse. Per mettere alla berlina il doppio standard sociale

Cronaca - di Angelica Orlandi - 5 Settembre 2025 alle 16:10

Una “vendetta” dopo l’indignazione suscitata dalla scoperta del famigerato gruppo Facebook Mia Moglie, all’interno del quale venivano condivise foto intime di donne – mogli, fidanzate-  senza il loro consenso. Lo lo street artist torinese Andrea Villa ha pensato di mettere alla berlina i responsabili. L’ultima opera di Andrea Villa si intitola infatti “Mio Marito” ed è stata affissa nelle scorse, ore a Torino, in lungo Dora e in corso Regina Margherita. Manifesti, comparsi per le strade della città, che ritraggono uomini in mutande davanti allo specchio, intenti a farsi una foto. Secondo l’artista, le foto dei soggetti – i cui volti sono stati censurati per mantenerne l’anonimato – sarebbero state prese proprio dai profili degli utenti iscritti a Mia Moglie, appena prima che il gruppo chiudesse.

La provocazione delle street artist Andrea Villa

L’obiettivo dell’artista è “ribaltare lo sguardo alla base di spazi come il gruppo “Mia moglie”, dove gli uomini condividono foto private delle proprie compagne senza consenso”. In questo lavoro, spiega l’artista, “I protagonisti diventano loro: i mariti, esposti sulla pubblica piazza senza autorizzazione, con volti e contesti leggermente alterati”. L’opera, racconta Villa, “Mette in discussione il concetto di possesso e il doppio standard sociale. Ricordando il caso della maestra licenziata per la sua attività su OnlyFans: mentre le donne vengono punite e stigmatizzate, gli uomini raramente subiscono conseguenze“. “‘Mio marito”  vuole diventare una sorta di riequilibrio simbolico dello scempio sulla pagina “Mia moglie”.

“Mio marito” scatena un dibattito social

È questa la provocazione ma anche il forte messaggio che arriva direttamente da Torino, dall’artista Andrea Villa, anche più noto alla cronaca come il “Banksy torinese”. Sui social, dove Villa ha pubblicato le immagini i follower si dividono tra chi applaude alla risposta al famigerato “Mia moglie” e chi argomenta che non è questo il metodo, ma anzi banalizza quanto in questi giorni si è dibattuto. Altri sostengono che gli uomini in questione non sono stati “oggettificati, le donne sì”. C”è chi risponde che lo scopo non è il “linciaggio” o direndere la pariglia ai mariti/fidanzati, “ma di innescare riflessioni su questa degenerazione. In ultimo, un commento problematico: “”Quel che è successo va condannato, non imitato. Si finisce ad essere sullo stesso livello”…. Con l’invito ad indagare in profondità i mali che si annidano nella società e nella psiche, tra sfregio e viltà.

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di Angelica Orlandi - 5 Settembre 2025