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L’Italia è diventata puntuale nei pagamenti alle imprese: il governo consegue un altro risultato senza precedenti

Il nuovo corso

L’Italia è diventata puntuale nei pagamenti alle imprese: il governo consegue un altro risultato senza precedenti

Qualcuno ci aveva provato, nessuno c'era mai riuscito: siamo finiti sotto procedura d'infrazione e siamo anche stati condannati dalla Corte Ue. Con il governo Meloni il nostro Paese ritrova la faccia in Europa anche su questo fronte (e centra un altro obiettivo del Pnrr)

Economia - di Gabriele Caramelli - 1 Settembre 2025 alle 18:41

Lo Stato è diventato puntuale con i pagamenti alle imprese: dal 2024 l’Italia è riuscita finalmente a saldare le fatture commerciali nei tempi di legge in 29 giorni, rispetto ai 30 previsti, un traguardo raggiunto con un giorno d’anticipo. Più nel dettaglio, i ministeri hanno effettuato i pagamenti in 29 giorni e gli enti locali in 26. Per quanto riguarda la sanità la data di saldo delle fatture è scesa fino a 35 giorni, a fronte di termini normativi che ne prevedono 60 giorni.

Un traguardo storico: lo Stato è diventato un buon pagatore

Il dato è una vera e propria rivoluzione rispetto al passato, visto che nel 2019 il governo presieduto da Giuseppe Conte ha impiegato 43 giorni per onorare i pagamenti. Già nel 2023, lo Stato italiano era riuscito a ridurre le distanze dei tempi di versamento fino a 33 giorni, ovvero 10 giorni in meno rispetto a quelli impiegati dai grillini. Ma è stato lo scorso anno che si è raggiunto il traguardo, per molti versi storico, dello Stato buon pagatore. Particolarmente virtuose, poi, le province e le regioni autonome, che in media sono riuscite a pagare i conti entro 18,4 giorni.

I risvolti a livello europeo

Il risultato ha importanti risvolti anche a livello europeo. Nel 2014 è stata aperta una procedura di infrazione per i ritardi nei pagamenti e nel 2020 siamo stati condannati dalla Corte di giustizia dell’Ue per lo stesso motivo. Ora siamo nelle condizioni di chiudere la procedura. Inoltre, la puntualità nei pagamenti è uno degli obiettivi stabiliti dal Pnrr e, dunque, si tratta di un altro traguardo raggiunto anche su quel fronte.

Contestualmente, è diminuito anche il debito commerciale della pubblica amministrazione, che è passato a 23 miliardi e 200 milioni dai precedenti 31 miliardi e 200 milioni, registrati alla fine del 2018. La Ragioneria centrale dello stato ha registrato che il 95,9% dell’importo dovuto, quasi 190 miliardi, risultava già pagato alla fine di marzo.

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di Gabriele Caramelli - 1 Settembre 2025