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“Lei è una cafona!”. Brutta reazione di De Luca con la mamma di una ragazza morta in ospedale forse per malasanità
Il grido di dolore della mamma ha colto Vincenzo De Luca impreparato. “Inizia una nuova era…”, stava cercando di annunciare il presidente della Regione Campania ai giornalisti che pendevano dalle sue labbra sugli investimenti all’ospedale “Ruggi” di Salerno. Ma una donna gli si è avvicinato e l’ha interrotto, denunciando una tragedia accaduta qualche mese fa proprio nell’ospedale che De Luca stava decantando. “Mia figlia è stata condannata a morte in questo ospedale“, ha urlato la mamma di Cristina Pagliarulo, la 40enne di Giffoni Valle Piana morta lo scorso 6 marzo nell’ospedale di Salerno per cause che sono al vaglio della Procura.
La morte di Cristina Pagliarulo e la brutta reazione di De Luca (video)
Nell’inchiesta risultano indagati 5 medici del nosocomio salernitano. Stamane la mamma di Pagliarulo ha fatto tappa proprio al “Ruggi” dove era in corso il saluto d’insediamento del nuovo direttore generale Ciro Verdoliva a cui ha preso parte anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “Non so assolutamente nulla”, ha replicato ai giornalisti De Luca. “C’è una signora che sta gridando a vuoto nei confronti di una persona che arriva questa mattina e non sa di che cosa sta parlando. La buona educazione per molte persone è un optional. Non è un dovere di civiltà. Lei è una cafona!”, ha urlato il presidente. E’ stato poi il neo direttore generale Ciro Verdoliva a parlare alla donna, garantendo collaborazione affinchè si faccia chiarezza sulla vicenda.
Cristina Pagliarulo si era recata al pronto soccorso con forti dolori addominali intorno alle 3 di notte del 3 marzo. Dopo due ore era stata rimandata a casa. Lei era tornata il giorno successivo, chiedendo ancora aiuto con dolori sempre più forti e uno strano gonfiore all’addome. I successivi accertamenti, avvenuti solo 12 ore dopo il secondo ricovero in pronto soccorso, avrebbero mostrato un’ischemia ed emorragia a livello addominale. Poi il disperato intervento chirurgico in sala operatoria, tardivo. La donna era morta.