CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

La Ue boccia la ‘spedizione navale’ di Greta: può peggiorare la situazione, ci sono i canali ufficiali

Lo schiaffo di Bruxelles

La Ue boccia la ‘spedizione navale’ di Greta: può peggiorare la situazione, ci sono i canali ufficiali

Il metodo Flotilla for Gaza non piace alla Ue. La portavoce: "Non incoraggiamo flottiglie come questa perché possono peggiorare le cose e mettere a rischio i loro partecipanti. ll modo migliore di aiutare è attraverso i nostri partner"

Politica - di Sara De Vico - 9 Settembre 2025 alle 09:50

La spedizione per Gaza firmata Greta Thunberg, al netto delle polemiche sulle danze caraibiche a bordo, rischia di trasformarsi in un boomerang. Il metodo Flotilla non piace a Bruxelles. Ieri, in un’altra giornata di guerra feroce a Gaza e terrorismo a Gerusalemme, mentre la Spagna introduce nuove dure misure anti-Israele, la commissione Ue boccia la missione dei volontari per Gaza. Dalle istituzioni europee arrivano appelli alla moderazione e distensione nei confronti di Israele sulla flotta diretta alla Striscia Gaza per portare aiuti umanitari.

L’Europa boccia la Flottiglia pro Hamas di Greta: è un boomerang

Nottetempo su una delle imbarcazioni si è sviluppato un incendio che gli organizzatori hanno denunciato come l’attacco di un drone israeliano, ipotesi smentita categoricamente dalla Guardia tunisina. “Non incoraggiamo flottiglie come questa – dice la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova – perché fondamentalmente possono aggravare la situazione e mettere a rischio i loro partecipanti”. Ma non basta. “Pensiamo che il modo migliore per fornire aiuti umanitari sia attraverso i nostri partner. Questo è ciò che cerchiamo di ottenere: fornire aiuti umanitari su larga scala, mantenendo aperti i canali con Israele e dialogando con le autorità israeliane”. La portavoce della Commissione precisa che “questo non significa che sono giustificabili gli attacchi contro tali flottiglie, come attacchi con droni, etc”. Ricorda però i miseri risultati delle ultime baldanzose spedizioni volontarie.

La portavoce Ue invita al pragmatismo e a utilizzare i canali ufficiali

“Abbiamo visto il caso recente della flottiglia di giugno, quando i partecipanti sono stati detenuti e il carico sequestrato. Non ha aiutato comunque». Bruxelles, come l’Italia in prima linea negli aiuti umanitari con Food for Gaza, preferisce il realismo alle formule improvvisare di grande impatto mediatico ma di poca concretezza.  «Cerchiamo di aumentare il numero di camion che entrano a Gaza e di fermare la sofferenza delle persone”, spiega la portavoce Ue, “ed è per questo che lavoriamo con partner ben consolidati ed esperti”.

“Cerchiamo di aumentare il numero dei camion che entrano a Gaza”

La presa di distanza è chiarissima proprio mentre decine di imbarcazioni con attivisti provenienti da 44 Paesi, dopo la partenza da Barcellona e Genova, sono salpate da vari altri porti, dalla Grecia alla Tunisia. Inutile dire che la Global Sumud Flotilla non ci sta e accusa la Commissione europea di «inconsistenza politica» in un’altra giornata tesissima lungo l’asse Europa-Israele.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Sara De Vico - 9 Settembre 2025