
Comicità involontaria?
La sferzata di Tremonti: “La Ue pensa ai tricicli e alla menta. Ora parlano dei miei eurobond osteggiati per 20 anni”
Comicità involontaria di Bruxelles che pensa ai tricicli e non solo. L’osservazione ironica ma densa di contenuti di Giulio Tremonti a colloquio con Libero. Economista, giurista, ex ministro delle Finanze con Berlusconi, oggi parlamentare di FdI non si lascia pregare per commentare la sferzata a Bruxelles di Mario Draghi un anno dopo il report sulla competitività. La morale non è entusiasmante. “Se guardiamo la foto del trattato di Roma vediamo uomini di Stato. Tempi tragici hanno prodotto tempi facili, decenni di pace con il Mercato comune europeo, tempi facili producono uomini deboli, oggi abbiamo uomini deboli a fronte di tempi tragici”.
Tremonti irride la Ue che si occupa di tricicli
Tremonti ce l’ha, ancora una volta, con l’inazione, la miopia e la burocrazia che regna indisturbata a Bruxelles. Qualche esempio? “Il 9 settembre la Ue ha varato la decisione di esecuzione 2025/1785. Il provvedimento riguarda le norme armonizzate per giocattoli cavalcabili, veicoli a tre ruote per bambini, redatte a sostegno della direttiva 2009/48/Ce del Parlamento europeo”. Non proprio un’emergenza planetaria. Ma c’è di più. “L’iniziativa – spiega Tremonti – arriva a poca distanza dal regolamento di esecuzione Ue 2025/1400 del luglio scorso relativo all’autorizzazione dell’olio essenziale di menta piperita ottenuto da Mentha piperita, dell’olio essenziale di sclarea ottenuto da Salvia Sclarea e dell’olio essenziale di salvia ottenuto da Salvia officinalis come additivi per mangini destinati a tutte le specie animali”. Comicità involontaria, appunto.
Dove erano negli ultimi 20 anni?
E veniamo all’attualità. Sull’automotive, inizia ad esserci un po’ di consapevolezza? “Pauca sed bene confusa sophismata (pochi ma ben confusi sofismi). Invece di occuparsi dell’auto si occupano dei tricicli giocattolo per bambini”. Per non parlare del cambio di passo sulla vecchia idea tremontiana degli eurobond. “Dove eravate negli ultimi 20 anni? Nel 2003 la mia proposta era di emettere eurobond per le infrastrutture e la difesa. Già allora dal lato degli Usa si parlava di un maggiore sforzo europeo. In questo periodo trascorso da allora ricordo una forte opposizione di tutto l’establishment. Le idee giuste, seppure in salita, camminano. E ora vent’anni dopo si parla di eurobond dopo che li hanno contrastati per decenni”.
Europa elitaria, totalitaria, monetaria
Riprendendo concetti espressi nel libro del 2005 “Rischi Fatali”, dove anticipava il grande balzo cinese e lo spiazzamento europeo, Tremonti conferma il giudizio sull’Europa. “Troppo elitaria, totalitaria, monetaria”. “Il governo guidato da Silvio Berlusconi prevede la crisi del sistema già nel suo programma elettorale”, spiega. “Il mio saggio “La Paura e la speranza del 2007” contiene molte delle proposte che sono state inserite nel programma. Il governo fu il primo in Europa a proporre di emettere eurobond per alimentare il fondo Salva Stati. Si pensava di creare a un Global legal standard e di passare dal free al fair trade, perché non si può vivere in un mondo in cui l’unica regola è che non ci sono regole”. Ma finì male.
Mai affidare la soluzione a chi ha creato il problema
“Carlo Marx scriveva che i tassi zero avrebbero comportato la fine del capitalismo. Non pensava si potessero inventare i tassi sotto zero. Quello che doveva essere un pronto soccorso è diventata una folle degenza”. La nuova direzione è quella giusta? Ancora una citazione, in perfetto stile Tremonti. “La risposta potrebbe essere trovata in Albert Einstein, che diceva di non affidare mai la soluzione di un problema a chi lo ha causato. Può essere in grado di farlo un apparato di azione e di pensiero che in questi anni ha prodotto 397,2 km lineari di gazzetta ufficiale europea e che continua con i giocattoli e con la menta?”.