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La Russa in-Fiamma i giovani di Fenix: “E’ un simbolo di amore e libertà”. Poi lancia il “silenzio” per Kirk

La festa di Gioventù nazionale

La Russa in-Fiamma i giovani di Fenix: “E’ un simbolo di amore e libertà”. Poi lancia il “silenzio” per Kirk

Politica - di Leo Malaspina - 18 Settembre 2025 alle 19:06

“Il davanti di questa maglietta è bello, ma il di dietro ancora di più, perchè c’è la fiamma. Hanno voglia di dire, la fiamma è un simbolo di amore e di libertà…”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, memoria storica della vecchia destra e vertice politico-istituzionale di quella nuova, sa come toccare le corde dei giovani, che a Fenix, la festa di Gioventù nazionale, gli tributano subito una standing ovation. Mostrando sul palco la t shirt della kermesse giovanile di Fdi, La Russa si lascia andare a una battuta dal sapore identitario che non passa sotto silenzio, Poi le domande, sul palco, si spostano su temi di stretta attualità.

La Russa a Fenix bacchetta la sinistra

“La sinistra? L’unica cosa su cui sono stati sinceri è quando hanno detto che la loro è un’alleanza di scopo. Sono uniti solo dai ‘no’, non c’è uno straccio di programma comune. Io sono contento, perchè quando anche l’alleanza di scopo dovesse perdere, vedrete come piangeranno lacrime amare…”, attacca La Russa, che alla premier Meloni, invece, riserva un trattamento speciale. “Giorgia Meloni è diventata il punto di riferimento di tutto il centrodestra mondiale… Grazie Giorgia!”. E scatta un altro applauso scrosciante. Poi il tema della violenza, dell’odio politico. “Vi dicono che i lutti sono stati a destra e a sinistra. E’ vero, tanto che nel mio discorso di insediamento al Senato, oltre a Sergio Ramelli, ho citato anche Fausto e Iaio. Ma se è vero che la violenza c’è stata sia contro i ragazzi di destra che quelli di sinistra, in questa drammatica e triste classifica non c’è mai stato un agguato sotto casa a freddo da parte di ragazzi di destra, anche tra i più lontani dall’Msi in cui militavo. Mi riferisco al ‘cucchino’, espressione che viene da ‘cuccare’ sotto casa, che era invece abitudine della sinistra a Milano…”.

Dagli anni di piombo a quelli della guerra, quelli di oggi. Su Israele “l’equilibrio del governo italiano è stato importantissimo. Vanno in tutti i modi preservati i diritti umani e quindi condannata, come sta facendo in queste ore il governo, la sproporzione con cui Israele ha risposto. Sarebbe bastato restituire gli ostaggi senza troppe condizioni perché finisse tutto, il mondo avrebbe imposto a Israele di smettere. L’unico modo è rispondere con la posizione equilibrata del nostro governo che dice una cosa semplice, la pace duratura, due Stati due popoli, si può realizzare se c’è disponibilità reciproca”.

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di Leo Malaspina - 18 Settembre 2025