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La mano rossa dell’Islam, altro che pro-Pal: l’estrema sinistra rancorosa scende in piazza per Hamas

L'odio degli antagonisti

La mano rossa dell’Islam, altro che pro-Pal: l’estrema sinistra rancorosa scende in piazza per Hamas

Politica - di Gabriele Caramelli - 28 Settembre 2025 alle 07:00

Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e la conseguente risposta militare di Israele, l’odio contro la popolazione ebraica è cresciuto esponenzialmente in Italia. I miliziani islamisti palestinesi sono inclusi nella lista delle organizzazioni terroriste negli Usa e in Ue, ma in Italia le sigle dell’estrema sinistra non la pensano allo stesso modo. Secondo l’Osservatorio antisemitismo, che fa parte del Centro di documentazione ebraica contemporanea, nel 2024 si sono registrati più episodi razzisti verso gli ebrei rispetto al 2023. A seguito di 1.384 segnalazioni, sono 877 gli episodi di antisemitismo selezionati come tali. 600 di questi riguardano l’odio razziale, mentre gli altri 277 riguardano atti accaduti materialmente.

Le organizzazioni di estrema sinistra sono vicine ad Hamas

Tra gli episodi più eclatanti di antisemitismo c’è una manifestazione organizzata l’11 ottobre 2023 dal Partito comunista dei lavoratori, dalla Rete dei comunisti, dal collettivo Cambiare rotta e dalle femministe di “Non una di meno”. In quell’occasione sono stati distribuiti volantini con su scritto che “La resistenza palestinese il 7 ottobre ha conseguito una vittoria memorabile. Una nuova e gloriosa pagina è stata scritta”. Insomma, Hamas non la menzionano per convenienza, ma è chiaro il volantino sia riferito all’attacco terroristico perpetrato dalle fasce verdi islamiste nei kibbutz israeliani. Ma non finisce qui, perché il 22 ottobre 2024, in un corteo organizzato a Milano da centri sociali ed estrema sinistra, sono stati lanciati cori arabi come “Apri le frontiere e ci mangiamo i sionisti, apri le frontiere e ci mangiamo gli ebrei”.

E ancora, due giorni dopo a Bologna sono stati intonati altri cori antisemiti come “Rivedrete Hitler all’inferno”. Ma non finisce qui, perché il 29 ottobre a Roma, Milano e Livorno si verificano altre contestazioni in cui gli antagonisti urlano parole come “Israele terrorista”, “Israele assassino” e “Israele criminale”. Per finire, il 4 novembre 2o24 c’è stata un’altra manifestazione in cui è sceso in piazza anche il “Partito marxista-leninista italiano” esibendo un cartello su cui c’era scritto: “Con Hamas, le brigate Ezzedin al-Qassam e il popolo palestinese per la liberazione della Palestina”. Assieme ai nostalgici dei soviet c’era anche la comunità palestinese locale e i centri sociali.

Il rancore di Cecilia Parodi e le liste di proscrizione

Tempo fa la scrittrice e attivista Cecilia Parodi aveva pubblicato un video scioccante online, in cui ha riversato tutto il suo rancore: “Odio tutti gli ebrei, odio tutti gli israeliani, dal primo all’ultimo. Spero di vederli tutti appesi per i piedi”. La donna è stata invitata dai giovani del Pd ad una conferenza organizzata a Milano, intitolata “Colonialismo e apartheid in Palestina, una lunga storia di occupazione illegale e resistenza”.

Ma il clima di tensione non si conclude così e infatti ci ha pensato il “Nuovo partito comunista italiano” a diffondere altri messaggi preoccupanti. Attraverso l’indirizzo di posta elettronica, l’organizzazione  ha iniziato a spedire una lista di proscrizione di alcune società finanziarie, assicurative, industriali, commerciali e produttrici di armamenti israeliane attive in Italia, oltre ai nomi dei loro dirigenti e manager.  Nella lista figurano esponenti politici, della cultura e del sistema mediatico considerati “sionisti”. Il documento viene aggiornato periodicamente.

Cosa c’entra la politica?

A luglio del 2024, Habiba Manaa, militante dei Giovani democratici e collaboratrice del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, aveva scritto sui social che Benjamin Netanayahu fosse un “nazista” e un “genocida”. Non contenta ha poi affermato di non stupirsi se i genitori dei bambini di Gaza “poi fanno i terroristi”. Sempre nella capitale, il Pd ha organizzato un altro convegno nel circolo di San Lorenzo assieme a Luisa Morgantini, ex europarlamentare di Rifondazione comunista. la donna è anche presidente di “AssoPacePalestina”, che sul sito ha rilanciato i comunicati provenienti dall’ufficio stampa di Hamas.

Il 23 febbraio 2023, la deputata del Movimento 5 stelle Stefania Ascari ha tenuto una conferenza stampa alla Camera insieme a Mohammed Hannoun sulle “violazioni e aggressioni contro i palestinesi” da parte di Israele. L’uomo è un architetto palestinese risiedente a Genova e presidente della Onlus Abspp (Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese). Attualmente è accusato, dall’intelligence israeliana e poi dal Dipartimento del Tesoro americano, di raccogliere fondi per finanziare Hamas. Peraltro, Hannoun ha ricevuto anche un foglio di via dalle autorità italiane “per istigazione all’odio e alla violenza”, poiché a novembre 2024 si era complimentato pubblicamente per l’aggressione subita da alcuni tifosi israeliani ad Amsterdam, dopo una partita di Europa league.

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di Gabriele Caramelli - 28 Settembre 2025