
Musica e polemica
La Fenice, Mollicone sgonfia le “bufale” del Pd sulla Venezi: solo 3 abbonamenti su 2300 disdetti per protesta
Fuga dal teatro La Fenice a causa della nomina di Beatrice Venezi? Dietro gli annunci di proteste, indignazione degli spettatori, crolli nella vendita o nella prenotazione di abbonamenti a causa della nomina voluta dal Mic, ci sarebbe solo tanta propaganda. I numeri che fornisce Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera. “In seguito ad una verifica da parte della Commissione presso la sovrintendenza della Fenice di Venezia, risulta che le disdette avvenute dopo la nomina di Venezi siano state 3 su 2300 abbonamenti totali. Il Pd mantiene la tecnica leninista della criminalizzazione dell’avversario e della menzogna rivoluzionaria. Si devono vergognare. Per anni Franceschini e i suoi usarono le Fondazioni lirico sinfoniche come giardino di clientela culturale, non guardando ne il merito ne il curriculum, ma solo il tornaconto di parte” dice Mollicone, che è anche Responsabile Nazionale cultura e innovazione di Fratelli d’Italia.
La sinistra dietro le proteste contro Beatrice Venezi
Anche oggi pomeriggio, al termine della replica del concerto della Sinfonia n. 6 “Tragica” di Gustav Mahler, diretta dal maestro Giuseppe Mengoli, la platea, questa volta di under 35, è stata invasa da una pioggia di volantini lanciati dai palchi, un gesto studiato e condiviso dagli orchestrali in segno di dissenso e accompagnato dagli applausi. Tutto organizzato dalla sinistra, secondo Mollicone.
“Mai visto i sindacati dei musicisti indire scioperi, proteste e raccogliere firme perché non si poteva e non si può immaginare che una donna non di sinistra possa andare a dirigere un’orchestra. Fanno sorridere le motivazioni delle accuse: una direttrice l’ha accusata di essere ‘bella’, come se fosse una colpa”, aveva detto stamane Mollicone. “La Venezi ha più di 160 concerti sinfonici e 50 spettacoli d’opera all’attivo, è stata tra i talenti di Forbes under 30, ha codiretto Sanremo… Beatrice Venezi è una professionista riconosciuta internazionalmente. La sinistra ulula solo perché non ha tessere di partito. La nomina è autonoma da parte del Sovrintendente, come è successo in passato e come succede in tutte le fondazioni lirico sinfoniche. La scelta è sempre su base tecnica. Nessuno lo può mettere in discussione”.