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Italia paralizzata e violentata dai Pro Pal: assalti alla polizia, lanci di pietre, Meloni “bruciata” e volantini Br

Guerriglia rossa

Italia paralizzata e violentata dai Pro Pal: assalti alla polizia, lanci di pietre, Meloni “bruciata” e volantini Br

Cronaca - di Luca Maurelli - 22 Settembre 2025 alle 16:15

Nel nome della pace, dicevano. Assalti ai treni, scontri con la polizia, lanci di petardi e piere, volantini inneggianti alle Brigate rosse, foto di politici, tra cui Meloni e Netanyahu bruciate in piazza, blocco del traffico, poliziotti aggrediti, gente vestita di nera e incappucciata a seminare il panico per strada. Se era una protesta contro la guerra a Gaza, i metodi usati sono stati come quelli di chi contestavano.

A metà giornata le manifestazioni Pro Pal, sostenute dai sindacati nella giornata di scioperi proclamati in tutta Italia, faceva registrare già un bollettino di guerra: la guerriglia urbana si è sviluppata a Roma, Milano e Napoli intorno alle stazioni centrali, ma ovunque siano andati in scena dei cortei si sono verificati incidenti. A Imperia, secondo il senatore di FdI Berrino, “tra le foto scattate durante il corteo di Imperia compare, ad esempio, un attivista che indossa una maglia con scritto ‘Brigate’ e stella a cinque punte. Un modo palese di evocare le brigate rosse”.

Pro Pal scatenati, a Milano gli scontri più violenti

L’Italia è stata paralizzata e violentata dai manifestanti e dai black bloc, con cariche di incredibile aggressività e violenza. “Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti pro-pal’, sedicenti ‘antifa’, sedicenti ‘pacifisti’ che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine”, scrive sui social, la premier Giorgia Meloni. “Violenze e distruzioni -scrive- che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti”. “Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti.Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”, conclude il presidente del Consiglio.

 Le città messe a ferro e a fuoco

A Torino, il corteo a sostegno del popolo palestinese promosso dai sindacati di base ha bruciato davanti alla ex Microtecnica un manifesto raffigurante Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu. A Roma i circa 30mila i partecipanti alla manifestazione a Roma in occasione dello sciopero generale per la Palestina sono partiti da piazza dei Cinquecento per poi andare a bloccare la Tangenziale. A Milano gli scontri più duri, tra manifestanti pro Pal e forze dell’ordine alla Stazione Centrale, dove è terminato il corteo. All’arrivo del serpentone un gruppo di persone si è posizionato all’ingresso della stazione, dove la polizia era schierata in tenuta anti-sommossa. I manifestanti hanno usato quindi l’ingresso della metropolitana per accedere alla Stazione e sono stati respinti dalla polizia tra cariche e grida contro gli agenti. Lanci di pietre e petardi, proteste dei cittadini, le forze dell’ordine che hanno cercato di non rispondere alle provocazioni. Gli scontri da piazza Duca d’Aosta si sono poi spostati in via Vittor Pisani, il viale che collega la Stazione Centrale a piazza della Repubblica. I manifestanti hanno lanciato pietre e bottiglie e respinti con lacrimogeni e manganellate. Gli scontri sono durati tre ore. Sulla strada che collega la Stazione Centrale a piazza della Repubblica la maggior parte dei negozi e dei ristoranti ha chiuso. I cestini e i vasi di fiori sono stati divelti e lanciati, insieme a bottiglie di vetro e pietre, contro i poliziotti, che schierati in assetto antisommossa rispondono con lacrimogeni.

Tensione anche a Bologna, dove la polizia ha cercato di sgomberare l’Autostrada e la tangenziale di Bologna, occupate dal corteo per Gaza. La polizia ha lanciato dei fumogeni e azionato gli idranti contro i manifestanti che sono indietreggiati e si sono sparpagliati sulle varie carreggiate dell’autostrada, che risulta quindi ancora bloccata. Il corteo per la Palestina in corso a Bologna è arrivato davanti alla stazione centrale presidiata da almeno una quindicina di blindati della polizia. Una parte del corteo si è fermato mentre la testa è andata avanti. IA centro del corteo sono arrivate uova e oggetti, anche dei petardi, oltre i blindati. Alcune uova hanno raggiunto le forze dell’ordine. v

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di Luca Maurelli - 22 Settembre 2025