
La chiave di lettura
Il Pantheon della destra si estende a Baudelaire: una sua frase sulla magliette di Gioventù nazionale diventa simbolo identitario e patriottico
Tanti ragazzi interpellati dal Secolo d'Italia sono riusciti a spiegare cosa vuol dire per loro portare una t-shirt con la frase del poeta maledetto: dalla ricerca della verità, al ricordo dei giovani militanti di destra uccisi negli Anni di piombo
«Estrarre l’eterno dall’effimero». È la frase che Gioventù nazionale ha scelto di stampare sulle magliette, in occasione dell’evento romano di Fenix. Si tratta di un’espressione del poeta francese Charles Baudelaire, che la utilizzò per definire l’arte. Tra gli alberi e i lunghi prati del laghetto dell’Eur, si aggirano tanti ragazzi e ragazze che conoscono bene il significato di quella frase. È il caso di Ludovica Romoli, militante di Gn a Perugia, che ha sottolineato come la frase riportata sulla t-shirt sia «un richiamo ai valori immutabili di identità, nazione e tradizioni che resistono ai venti della modernità progressista. È un significato che si adegua perfettamente alla destra conservatrice».
Giorgia Faccilongo, militante di Azione universitaria e Gioventù nazionale, ha spiegato invece che «estrarre l’eterno dall’effimero vuol dire cogliere il significato della verità, soprattutto nel tempo in cui le notizie corrono veloci e a volte si rivelano false». Mentre David Baccile, che frequenta il movimento giovanile alla Garbatella, crede che quel verso di Baudelaire «possa aiutare la comunità giovanile a ritrovare la gioia dai sentimenti patriottici, che da qualcuno vengono considerati marginali, nonostante siano valori infiniti.
“Estrarre l’eterno dall’effimero”: Baudelaire sulle magliette di Gioventù nazionale
Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la versione di tanti militanti, che portano con orgoglio un indumento che è diventato il simbolo dell’apertura culturale. Luca Bettella, anche lui militante di Garbatella, ha specificato che la frase «è l’essenza del pluralismo, perché Baudelaire sia un autore spesso considerato vicino alla sinistra. Ma stavolta l’abbiamo utilizzato noi, perché conosciamo il valore inestimabile di un mondo senza filtri». Il realismo regna sovrano anche nel cuore di Denise De Fazio, che milita nel circolo di Ponte Milvio. Per lei «la frase di Baudelaire si adatta perfettamente alla nostra visione del mondo: riusciamo ad essere conservatori e innovativi, senza dimenticare un passato che sarà eterno sui libri di storia». L’intervista conclusiva è quella con Riccardo De Angelis, anche lui romano e membro del movimento giovanile di FdI. Questa frase gli ricorda «tutti i ragazzi di destra che hanno perso la vita negli Anni di piombo. Oggi mi piace pensare che siano qui con noi a Fenix e che la loro vita non sia stata effimera. Ma sia eterna».