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“Godo per la morte di Kirk”, “Non è grave come ammazzare un gay”: al Verona Pride l’odio regna tra i predicatori d’amore (video)

Hater lgbt

“Godo per la morte di Kirk”, “Non è grave come ammazzare un gay”: al Verona Pride l’odio regna tra i predicatori d’amore (video)

Cronaca - di Luigi Albano - 22 Settembre 2025 alle 14:44

La registrazione è stata effettuata sabato 13 settembre al Verona Pride ed è avvenuta 48 ore dopo dalla morte di Charlie Kirk. Testimonianze raccapriccianti di chi predica amore e chiede tolleranza e rispetto per se stesso, stessa, se preferite mettete l’asterisco finale, ma che coltiva l’odio come e peggio di chi accusa.

“Godo per la morte di Kirk”, “Non è grave come ammazzare un gay”: sono alcune delle frasi horror raccolte al Verona Pride da una pagina di attivisti arcobaleno.

«Comunque secondo me non è lo stesso che ammazzare una persona gay o trans», dice una ragazza. Ancora più inqualificabile il commento di chi premette: “Sarà un discorso politicamente scorretto ma io godo per la morte di Kirk”. Ci sono quelle (o quelli) che dicono di essere scesi in piazza contro “la Giorgia Meloni e contro Trump”.

Le raccapriccianti frasi contro Kirk al Verona Pride

Godo” dell’omicidio di Charlie Kirk.

“Fa un po’ piacere” che Charlie Kirk sia stato ucciso”.

Uccidere Charlie Kirk “non è lo stesso che ammazzare una persona gay, trans”.

L’odio arcobaleno

Del resto, gli organizzatori del Verona Pride avevano lasciato intendere che l’atmosfera sarebbe stata meno carnevalesca e più bellicosa delle precedenti sfilate per i diritti arcobaleno. Chi pensa che quella del 13 settembre sarà la «solita» manifestazione per i diritti della comunità Lgbtqia+ si sbaglia. Alquanto. Perché il «tumulto Pride» sarà un caleidoscopio di istanze. «Daremo spazio a una pluralità di lotte che attraversano il nostro tempo: la solidarietà col popolo palestinese, il rifiuto del militarismo, la difesa dei diritti sul lavoro e l’autodeterminazione sul fine vita, il diritto all’abitare, l’antirazzismo, l’antiabilismo, la battaglia antifascista e la centralità del transfemminismo come pratica politica e sociale».

Arrivare addirittura all’esultanza per la morte di una persona (uccisa proprio da un killer che potrebbe aver ucciso proprio in nome del mondo trans) segna un cambio di passo drammatico. A conferma che l’amore non ha genere sessuale, ma purtroppo neppure l’odio.

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di Luigi Albano - 22 Settembre 2025