
Medio Oriente in fiamme
Gaza, Meloni sente Trump. Oggi alla Casa Bianca il vertice con Netanyahu che può sbloccare il piano di pace
Giornata decisiva, si spera, quella di oggi, per interrompere l’assedio di Gaza. Donald Trump incontra Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca. Parleranno del piano di 21 punti per mettere fine alla guerra a Gaza. “Negoziati sul mio piano sono alla fase finale” ha detto il presidente americano, parlando con Axios e dicendosi speranzoso che l’accordo possa essere annunciato nei prossimi giorni o addirittura oggi stesso. “Il mondo arabo vuole la pace, Israele vuole la pace e Bibi vuole la pace – ha detto ancora riferendosi a Netanyahu – se facciamo questa cosa, sarà un grande giorno per Israele e il Medio Oriente. Sarà la prima opportunità per una pace vera in Medio Oriente. Ma prima – ha concluso – dobbiamo farlo”. “Abbiamo l’opportunità di fare qualcosa di grande, io ci credo” ha detto ieri Trump, parlando dell’incontro di oggi.
Gaza, Meloni sente Trump sul piano di pace
I leader arabi sarebbero favorevoli alla proposta del presidente Usa, anche se non la ritengono perfetta, ha affermato la fonte della Cnn, che precisa anche che non è chiaro se il piano sia stato già presentato o meno anche ad Hamas. Nel dettaglio, la fonte ha spiegato alla Cnn che nel piano non è prevista una tempistica per il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. Ieri sera, sul fronte europeo, telefonata della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Al centro della conversazione, secondo quanto si apprende, c’è stata la situazione in Medio Oriente e in particolare l’emergenza a Gaza.
Il piano della Casa Bianca secondo la Cnn
La Cnn dà un’anteprima del piano di Trump che sarebbe stato condiviso con i leader arabi a inizio settimana. In 21 punti prevede il rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dall’accordo e un ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Il piano prevede due livelli di governance ad interim: un organismo internazionale e un comitato palestinese. La proposta fa riferimento al ruolo delle Nazioni Unite nel fornire supporto umanitario e non fa alcun riferimento alla controversa Gaza Humanitarian Foundation. Viene previsto che Hamas non abbia alcun ruolo futuro nella governance di Gaza. Tra le clausole, viene espressamente affermato che Israele non attaccherà più il Qatar e si chiarisce che non è possibile uno sfollamento forzato da Gaza.