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Foggia, 19enne vittima di revenge porn: manifesti falsi sui muri della città. FdI: “Siamo al suo fianco, nessuna deve sentirsi sola”

Oltre ogni limite

Foggia, 19enne vittima di revenge porn: manifesti falsi sui muri della città. FdI: “Siamo al suo fianco, nessuna deve sentirsi sola”

La ragazza ha denunciato l'incubo che sta vivendo con un video sui social: una sua foto assolutamente innocua è stata rubata, modificata e diffusa in città con insulti osceni e dettagli persecutori

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 13 Settembre 2025 alle 11:39

Arianna, una 19enne di Foggia, è stata vittima di revenge porn. Un incubo nel quale, come ha raccontato, è finita senza una colpa né un motivo. Le sue foto sono state rubate, photoshoppate, affisse sui muri della città e sui tergicristalli delle auto. Peraltro, sulle immagini comparivano anche l’indirizzo di casa e persino l’invito a prostituirsi, con tanto di frasi oscene e sessiste. “Da maggio di quest’anno la mia vita è stata travolta da un’ondata di odio e violenza – ha spiegato la giovane in un video pubblicato sui social -. Tutto è iniziato con una mia foto assolutamente innocua, scattata da me, solo per me, completamente vestita e che non ho mandato a nessuno”.

Eppure, “qualcuno l’ha presa, rubata e manipolata, photoshoppata, togliendo i vestiti, aggiungendo un seno nudo, trasformandola in qualcosa che non esiste, in una immagine sessuale falsa, che però porta il mio volto, il mio corpo, nonché il mio nome. Da quel momento è iniziato l’inferno”. La senatrice di Fratelli d’Italia Anna Fallucchi, membro della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, e il dipartimento legalità e sicurezza di FdI di Foggia hanno espresso la loro vicinanza alla ragazza.

Foggia, ragazza 19enne vittima di revenge porn: “Quelle foto hanno girato ovunque”

“Quella foto ha iniziato a girare ovunque, tra sconosciuti e per strada, nelle varie zone della mia città”, ha raccontato ancora Arianna. “Non avevo fatto nulla di male, ma all’improvviso la mia dignità è stata calpestata, strappata via. Il 18 luglio le foto sono riapparse, con frasi oscene sessualizzanti e degradanti, che mi definiscono ‘p*na’, e sotto alle quali è stato scritto: contattatemi, offro servizi completi a pochi euro”. Come ha precisato la 19enne foggiana, “la cosa più spaventosa però è arrivata dopo. Hanno cominciato a mettere il mio numero, il mio indirizzo di casa, addirittura il piano, accanto a quelle immagini false. Questo è un crimine e da allora, per tutta l’estate fino a oggi, la mia vita è diventata un incubo. Vivo con la costante paura che qualcuno possa davvero venire a cercarmi”.

“Tutto questo per cosa? – si è chiesta con la voce rotta – Non lo so, ma so che nessuno dovrebbe passare quello che sto passando io. Io non ho fatto nulla di cui vergognarmi, sono le persone che hanno creato quelle immagini, che le hanno condivise, che hanno scritto quelle fasi infami, stampato e affisso quelle foto per la città, sui pali, sul cruscotto delle macchine, sui parabrezza, sui tergicristalli, sui muri. Basta rubarmi la dignità, infrangere e infangare il mio nome”. Poi ha concluso: “Non voglio più tacere. Perché oggi sono io, ma domani potrebbe essere tua sorella, la tua migliore amica, tua figlia. Non voglio più avere paura, il silenzio protegge chi fa del male, non chi lo subisce”.

Fallucchi, FdI: “Gli organi preposti sono già a lavoro sul caso”

La senatrice di Fratelli d’Italia Arianna Fallucchi ha raccolto l’appello straziante della ragazza. “La conosco da quando era bambina, una ragazza per bene, molto brava a scuola, seguita dai genitori – ha riferito all’Adnkronos -. Questa storia va avanti da tre mesi e finalmente ieri sera ha trovato il coraggio di diffondere la storia sui social. Gli organi preposti sono già al lavoro sul caso, stamattina dopo la pubblicazione del video di Arianna, come Commissione femminicidio ci siamo confrontati sulla vicenda”. L’esponente di FdI si è immedesimata nella situazione, evidenziando che “da mamma di una ragazza che ha la stessa età di Arianna, provo molta paura, anche per la fragilità di questi giovanissimi che subiscono episodi simili e per le possibili, spesso tragiche conseguenze. Ciò che ha subito e subisce questa ragazza può capitare a tutti, è una situazione quasi horror, che solo una mente criminale può elaborare e concretizzare”.

“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ad Arianna, giovane concittadina che ha avuto la forza e il coraggio di denunciare un grave episodio di revenge porn”, ha sottolineato il dipartimento per la legalità e la sicurezza locale di FdI in una nota.”Non è facile esporsi in prima persona, ma la sua voce oggi diventa testimonianza e speranza per tante altre donne che vivono momenti simili. Un gesto vile e vigliacco come questo non ferisce soltanto la dignità di chi lo subisce, ma colpisce il cuore dell’intera comunità. Nessuna deve sentirsi sola, nessuna deve sentirsi indifesa”. In conclusione, “saremo sempre al fianco delle vittime, con l’impegno concreto di promuovere una cultura basata sul rispetto, sulla sensibilità e sulla sicurezza per tutti. Il revenge porn non è un gioco: è violenza, è dolore, è vigliaccheria”.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 13 Settembre 2025