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Flotilla si perde gente per strada (anzi, per mare). La strana coincidenza con la morte di Kirk: si canta  “Bella Ciao”…

Il viaggio verso Gaza

Flotilla si perde gente per strada (anzi, per mare). La strana coincidenza con la morte di Kirk: si canta “Bella Ciao”…

Cronaca - di Leo Malaspina - 15 Settembre 2025 alle 08:07

“Finalmente partiti. Da Augusta alle 16 del pomeriggio di ieri, sulle note di Bella Ciao. Siamo sulla Karma, che abitualmente si occupa di salvataggio, segnalazione e assistenza in mare dei migranti”, annuncia Arturo Scotto, parlamentare del Pd a bordo della barca partita ieri da Catania per unirsi alla Flotilla in viaggio verso Gaza. Che c’entra “Bella Ciao”? Un omaggio esplicito dell’Arci – che promuove questa iniziativa – a una figura straordinaria del pacifismo italiano, Tom Benettollo, dicono i partecipanti. Ma la coincidenza dell’adozione di “Bella Ciao” con l’omicidio di Charlie Kirk, il cui assassino aveva come slogan proprio l’inno dei partigiani, rende il tutto molto inquietante.

Flotilla si riduce ma avanza verso Gaza

Ieri, intanto, la Global Sumud Flotilla (GSF) ha iniziato la tappa finale del suo viaggio per contribuire a rompere quello che considera “l’assedio illegale di Israele su Gaza”. “In previsione di condizioni sempre più ostili, siamo stati costretti a prendere la difficile decisione di ridurre la capacita’ di partecipanti su diverse imbarcazioni dirette a Gaza”, si legge in un comunicato della Flotilla, una misura volta a “tutelare” i partecipanti “nella misura massima possibile”.

La Flotilla ricorda che 18 barche sono salpate sabato da Catania e decine di altre partiranno lunedi’ dalla Tunisia e dalla Grecia. L’intera flotta si riunirà presto in acque internazionali per proseguire insieme verso Gaza. “Nelle ultime settimane, la flottiglia ha affrontato numerose difficoltà, tra cui due attacchi con droni contro imbarcazioni attraccate in Tunisia, difficoltà logistiche e carenze di carburante, che hanno ritardato la nostra partenza verso Gaza”, spiega la nota. “Inoltre, alla luce delle terrificanti minacce del ministro israeliano Ben-Gvir contro i passeggeri della flottiglia, abbiamo intrapreso ulteriori e approfondite pianificazioni di sicurezza per rafforzare la nostra protezione”, rende noto il Comitato direttivo della Global Sumud Flotilla.

Quando le nostre flotte si uniranno nel Mediterraneo”, assicura la Flotilla, “invieremo un messaggio chiaro: il blocco e il genocidio a Gaza devono finire. Rimaniamo fermi e determinati a sfidare l’assedio illegale di Israele e a fare tutto il possibile per porre fine al genocidio a Gaza”.

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di Leo Malaspina - 15 Settembre 2025