
"Eroi" pro Pal
Flotilla avanti tutta: no alla mediazione del governo. E in aula le opposizioni balbettano: “Crosetto sta con Meloni”
Flotilla avanti tutta. I baldanzosi attivisti pro Pal diretti a Gaza rifiutano la mediazione del governo di deviare gli aiuti verso Cipro, sollecitata dal ministro Guido Crosetto durante l’informativa al Parlamento chiesta a gran voce dalle opposizioni. Nessun cambio di programma, neppure di fronte agli attacchi subìti, al rischio di mettere a repentaglio l’equipaggio e generare un’escalation. Parola d’ordine della flotta: forzare l’assedio ‘illegale’.
La Flottila dice no alla mediazione del governo
“La delegazione italiana del Global Movement to Gaza, a nome del comitato direttivo della Global Sumud Flotilla, comunica alle autorità italiane di non accettare la proposta ricevuta su una possibile deviazione degli aiuti in direzione Cipro, per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del patriarcato latino di Gerusalemme”. Così in una nota che ha il sapore dell’ultimatum. ”Ribadiamo che la nostra missione rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l’assedio illegale. E consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale. E un atto di sfida all’ordinanza provvisoria della Corte internazionale di giustizia che impone a Israele di facilitare gli aiuti umanitari verso Gaza. Continuiamo a chiedere al governo una risposta netta, severa e seria, in linea con il diritto internazionale”.
Niente deviazione degli aiuti su Cipro
Il guanto di sfida a Palazzo Chigi è lanciato. Non è ben chiaro che cosa l’esecutivo dovrebbe fare oltre a inviare due navi a tutela dell’incolumità degli italiani a bordo, denunciare gli attacchi e lavorare diplomaticamente per la consegna degli aiuti al popolo di Gaza. “Purtroppo – è il commento a caldo di Maurizio Gasparri – l’ostinazione di queste persone, che annunciano di voler proseguire nella loro avventurosa missione, li espone a pericoli. Se volevano fare un atto politico e simbolico avevano già raggiunto ampiamente il loro scopo”.
In aula le opposizioni vanno in tilt: Crosetto difende Meloni
In Parlamento le opposizioni non sono meno barricadere. A nulla serve la tempestività con cui il ministro della Difesa ha risposto alla richiesta di riferire alle Camere. Di fronte al report di Crosetto che ha fatto il punto sull’invio di una seconda nave, la Alpino, e raccomandato al Parlamento di dare una risposta collettiva al di là degli schieramenti, il centrosinistra non ha retto. Oggi le opposizioni, Pd in testa, accusano Crosetto di difendere la premier. E dove sarebbe lo scandalo? “Abbiamo apprezzato il tentativo del ministro Crosetto alla Camera di dire parole chiare, E purtroppo al Senato di proteggere la premier dalle sue stesse parole, ma non so se ci è riuscito”. Così il capogruppo dem Francesco Boccia che spara a zero sul governo tiranno. “Meloni sta utilizzando anche le manifestazioni per la Palestina e l’iniziativa della Flotilla per dividere il paese, per fare la vittima”.
Conte fa il maestrino: Crosetto sbaglia, non sono acque israeliane
Giuseppe Conte non è da meno e approfitta dei riflettori per fare il maestrino. “Crosetto oggi ha avuto un atteggiamento più responsabile rispetto alle dichiarazioni irresponsabili di ieri della presidente Meloni. Sbaglia, però, quando lascia intendere che i cittadini imbarcati sulla Flotilla stanno andando in acque israeliane perché si stanno dirigendo verso Gaza, acque della Palestina non israeliane”. Il pacifista Nicola Fratoianni, ben contento che Crosetto abbia inviato una seconda imbarcazione, vuole la guerra. “Bisogna proteggere la Flotilla, bisogna esigere da Israele che la finisca di violare il diritto internazionale in modo impunito, senza che nessuno batta ciglio, perché il blocco navale imposto da Israele è un blocco illegale sul piano del diritto internazionale”.
Metà opposizione diserta l’aula. Gli stessi che ieri occupavano
Che la richiesta di informativa fosse un pretesto per alzare il polverone lo dimostra la scarsa presenza dei parlamentari delle opposizioni, evidentemente non così desiderosi di avere lumi dalla difesa. “Ieri hanno occupato l’aula reclamando la presenza del ministro Crosetto per chiarire come il governo garantisca la sicurezza della Flotilla. Oggi, però, constatiamo che la metà di loro non fosse presente. È forse – chiede Mauro Malaguti di FdI – la serietà degli atti politici della sinistra e il grande interesse millantato per la causa palestinese?”.