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Emiliano fa il passo di lato, Vendola no: le grane pugliesi per Decaro e per il Pd non finiscono mai

Duelli pugliesi

Emiliano fa il passo di lato, Vendola no: le grane pugliesi per Decaro e per il Pd non finiscono mai

Politica - di Luigi Albano - 2 Settembre 2025 alle 20:23

Delle due condizioni poste da Antonio Decaro per candidarsi alla presidenza della regione Puglia, una è venuta meno. Lunedì Francesco Boccia è stato a casa di Michele Emiliano a Bari. L’ennesimo incontro, l’ultimo di una serie. Il più difficile ma quello risolutivo. Tanto che il giorno dopo è arrivato l’annuncio ufficiale di Elly Schlein.

“Ringrazio Michele Emiliano per essersi messo con generosità a disposizione del partito – ha sentenziato la segretaria dem – e per aver deciso di non candidarsi alle prossime regionali”.

“Ci aiuterà anche a scrivere una pagina nuova – si dice convinta Schlein – nel futuro della Puglia accanto alla coalizione progressista che stiamo costruendo e alla candidatura più competitiva che possiamo mettere a disposizione: quella di Antonio Decaro, che ha già dimostrato a Bari le sue grandi doti amministrative.”

Ed Emiliano? Per lui potrebbe esserci un ruolo da assessore (“Ma a Michele non interessa”, dicono i suoi) o più probabilmente da parlamentare. Dunque almeno una parte del problema, quella tutta interna al Pd, sarebbe stata risolta. L’altra, ovvero la richiesta di Decaro che anche Nichi Vendola non si candidi, quella no.

Gemmato: “Decaro pensi ai cacicchi”

“Dopo il passo indietro di Emiliano, lo farà anche di Vendola? No, è Avs a fare le sue liste”, taglia corto Angelo Bonelli. Sul nodo Vendola, la palla è ora nelle mani dell’ex sindaco di Bari. “Il nostro lavoro è finito”, si dice tra i dem. Venerdì Decaro sarà con Elly Schlein sul palco della festa del Pd pugliese a Bisceglie. Una tavola ‘apparecchiata’ per ufficializzare la candidatura. Mancano tre giorni. Tre giorni per l’europarlamentare ‘mister 500mila preferenze’ per gestire la questione con Avs e Vendola e prendere una decisione. Da parte del Pd il sostegno a Decaro è pieno ma con una ‘regola d’ingaggio’ precisa: l’unità della coalizione. Quella non si tocca.

Per dirla con Marcello Gemmato, coordinatore di FdI in Puglia, «Decaro tardivamente si rende conto del livello dei personaggi con cui ha governato per 20 anni. Pare di accorgersi solo ora di Emiliano e Vendola, solo al 92esimo, a partita alla fine…”. Poi si chiede: “Ammesso che rompa con chi gli ha dato pure i voti e l’appoggio per fare il sindaco a Bari, cosa farà poi rispetto ai tanti cacicchi di provincia, sarà spietato come dice a parole di voler essere con Emiliano e Vendola?»

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