
Non c'è l'elezione diretta
Elezioni in Val d’Aosta, crollano i votanti: il centrodestra unito insidia il primato dell’Union Valdotaine
Otto punti in meno in percentuale tra quanti sono andati ai seggi. Forte crescita dell'Union Valdotaine. Non è scattato il premio di maggioranza a nessuna coalizione
Crollano i votanti alle elezioni regionali in Val d’Aosta: solo il 62% è andato ai seggi, contro il 70% di cinque anni fa, premiando l’Union Valdotaine, il partito autonomista, che sfiora il 30%. Nel centrodestra è testa a testa tra Fratelli d’Italia e Forza Italia per la leadership della coalizione. Si vota con il sistema proporzionale e successivamente i consiglieri eletti eleggeranno il Presidente.
I dati
Con un affluenza definitiva pari al 62,98%, i primi dati parziali (53% delle schede scrutinate) vedono in testa il partito autonomista dell’Union Valdotaine con il 30,5%, seguito da Autonomisti di Centro al 14,4%, Fratelli d’Italia al 10,9%, Forza Italia al 10,6%, Lega all’8,9%, Partito Democratico all’8%, Alleanza Verdi-Sinistra al 6%, la lista civica unitaria “Valle d’Aosta Aperta” al 5,6%. Al momento, quindi, la somma dei tre partiti guidati rispettivamente da Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini guiderebbero la classifica di consenso con il 30,5%, più o meno alla pari con lo storico partito autonomista valdostano.
Non scatterà il premio di maggioranza
La legge regionale valdostana prevede l’assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione che raggiunge il 42%, ipotesi che non si verificherà. L’Union Valdotaine, che aveva governato con il centrosinistra, ha deciso di correre da sola. E questa scelta sembra avere premiato il movimento autonomista. Ottimo risultato anche per gli autonomisti di Centro. Nel centrodestra Fratelli d’Italia è momentaneamente il primo partito, con una percentuale esigua di vantaggio rispetto a Forza Italia.
Non è affatto scontato che si riproporrà automaticamente lo schema di alleanza della scorsa legislatura. Il successo dell’Union Valdotaine è stato decretato anche e soprattutto dalla scelta di non correre con il fronte progressista. Il sistema proporzionale valdostano si presta a tante sorprese e alla possibilità di aprire nuovi dialoghi, considerando che sono emerse non poche incrinature, durante l’esperienza di governo, tra l’Uv, il Pd e tutto il campo del centrosinistra, fino alla decisione di correre separatamente.