
La difesa del prelato
Don Leonardo Maria Pompei sospeso a divinis dal vescovo di Latina: il prete influencer punito per un video di troppo
Don Leonardo Maria Pompei, popolarissimo sui social per le sue catechesi su Youtube, è stato sospeso a divinis dal vescovo di Latina. Il parroco della chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo a Sermoneta, con oltre centomila follower, paga caro un video di troppo.
La decisione, presa dal vescovo Mariano Crociata, ha disposto che il sacerdote venga dispensato «dall’obbligo di portare l’abito ecclesiastico» e gli è stato chiesto di «non presentarsi pubblicamente come sacerdote».
Il provvedimento segue il rifiuto di Pompei di rispettare un ordine esplicito del vescovo: due giorni prima della sospensione, monsignor Crociata gli aveva intimato di interrompere qualsiasi attività sui social media. Il parroco, sacerdote da 21 anni e noto per il suo attivismo online per le sue posizioni tradizionaliste, fortemente critico con la svolta impressa dalla chiesa di Bergoglio, avrebbe disobbedito al vescovo di Latina, scegliendo invece di organizzare una diretta pubblica su YouTube, invitando i fedeli a connettersi. Quel video non autorizzato gli è costato caro.
Inoltre, nel corso della diretta youtube durata oltre un’ora, don Leonardo Maria Pompei ha dichiarato di «non sentirsi più in comunione con il vescovo diocesano e con la gerarchia della Chiesa» e di non voler più «celebrare la messa secondo la liturgia del Concilio Vaticano II».
Don Leonardo Maria Pompei, il parroco influencer sostituito dal prete tifoso
Chi aveva modo di seguire le catechesi del parroco di Sermoneta aveva già intuito le distanze con la chiesa ufficiale, anche nel periodo della pandemia. Durante quel periodo in cui le chiese erano state chiuse, il prete influencer aveva espresso tutto il suo disappunto per una scelta che, a suo avviso, “si inginocchiava alle logiche del mondo”.
Tra i cattolici più conservatori la notizia della sospensione è stata come un fulmine al cielo sereno. Sul suo blog il giornalista Maurizio Blondet, ex firma di Avvenire, da tempo critico con le posizioni più progressiste della chiesa cattolica ha dato la notizia con un titolo inequivocabile: “Colpevole di predicare la fede online, con qualche successo”.
Le tensioni tra i vertici della Diocesi e l’apprezzatissimo parroco di Sermoneta erano già evidenti da tempo: il 29 agosto scorso, e nuovamente poco prima della sospensione, don Pompei aveva inviato lettere in cui annunciava le sue dimissioni da parroco, contestando la linea della Chiesa ufficiale. A questo punto sarà il Dicastero per la Dottrina della Fede – l’organismo vaticano responsabile in materia dottrinale – a esaminare le affermazioni del sacerdote e a stabilire eventuali ulteriori provvedimenti.
Nel frattempo, la Diocesi ha già individuato un sostituto del prete influencer: è già stato nominato un nuovo amministratore parrocchiale: si tratta di don Giovanni Castagnoli, che avrà il compito di ristabilire la normalità nella comunità di Sermoneta. Il successore di don Pompei non gestisce canali Youtube, sulla sua pagina Facebook, anziché impegnative catechesi campeggiano foto di profonda fede…bianconera. A cominciare dello stadio della Juventus. Spiccano anche scatti dedicati agli eroi della Formula Uno e, oltre a qualche foglietto della messa domenicale, gli unici comandamenti che risaltano sono quelli sanitari anti-Covid per chi voleva entrare in chiesa ai tempi della pandemia. Un profilo social di tutt’altro tipo rispetto a quello di don Pompei e sicuramente meno esposto a rischio di contestazioni dottrinali.