
La Roma dei divieti
Dai “pizzardoni” ai “photored”: a tutta multa! Gualtieri fa cassa con i sensori ai semafori e i limiti di velocità
A Roma ci sono problemi di fatiscenza nelle stazioni, borseggi, violenza e tanto altro. Insomma, la capitale italiana assomiglia sempre di più a Gotham city, ma l’amministrazione locale presieduta da Roberto Gualtieri pensa che aumentare le sanzioni stradali sia la panacea di ogni male. Il comune ha quindi deciso di aumentare il numero di «photored», i sistemi elettronici che fotografano immediatamente i veicoli che attraversano gli incroci con il semaforo rosso.
Nei prossimi mesi ne arriveranno 17, ma il piano della giunta capitolina è, secondo Il Tempo, di installarne 38 nei punti più critici della viabilità. Questa innovazione consente di monitorare fino a due corsie alla volta e di trasferire subito le immagini alla Polizia locale. La sicurezza stradale è importante, ma anche quella dei cittadini che utilizzano i mezzi pubblici e che spesso rischiano di essere derubati in metro. Eppure a Roma c’è chi continua a investire con il paraocchi senza osservare il quadro più ampio.
Gualtieri installa i “photored” per multare i cittadini: ma la sicurezza nelle stazioni?
La nuova operazione sarà seguita da Roma servizi per la mobilità, che alla fine di giugno aveva annunciato un bando da 3 milioni di euro per diffondere gli “occhi elettronici” in più parti della città. Il contratto durerà per 4 anni dal 30 settembre e il primo passo prevede l’installazione dei primi 17 dispositivi per una spesa totale di 500mila euro, a cui se ne aggiungeranno altri 10 per la gestione delle terze corsie. Ognuna delle nuove tecnologie costa 24 mila euro ed è munita di un software avanzato che consente una gestione centralizzata degli incroci controllati. La multa sarà automatica e di conseguenza sarà ridotta la discrezionalità degli agenti.
E a questo punto viene spontaneo chiedersi cosa dovrebbero fare i vigili se le mansioni vengono sostituite dai nuovi «photored». Si tratta, peraltro, di congegni già installati in alcune zone romane, tra viale Marconi e piazzale Edison, in via Gregorio VII, su via Leone XIII e lungo la via Tuscolana, in corrispondenza del centro commerciale Cinecittà 2 e di via dell’Arco di Travertino. Altri ancora monitorano via Prenestina, via Togliatti e ben quattro postazioni sorvegliano via Cristoforo Colombo, una delle strade più trafficate e pericolose della Capitale. Forse un pò di manutenzione stradale non guasterebbe, anche perché il problema della percorribilità stradale non è secondario in una città grande come Roma.
Roma, da “città eterna” a “città dei pisolini”
Le nuove installazioni saranno inserite nella piattaforma informatica di Roma servizi per la mobilità, in connessione con le banche dati delle forze dell’ordine. L’obiettivo sarebbe quello di evitare nuovi incidenti, prendere informazioni importanti sul traffico e sui comportamenti di guida, evitando gli incidenti. A questo punto si potrebbe anche provare ad investire più fondi nelle autoscuole, o magari dilazionare i fondi in base alle esigenze reali invece di annunciare nuove manovre soporifere che rischierebbero di aumentare il traffico. Con la delinquenza l’amministrazione ha la mano morbida, ma con i guidatori e i cittadini dimostra l’intransigenza di Alberto Sordi nel film “Il vigile”.
Ma i «photored» non sono l’unica novità, perché entro la metà di ottobre verranno attivati altri tre autovelox sulla Tangenziale est, in viale Isacco Newton e su via del Mare. Nei prossimi tre anni verranno acquistati 60 nuovi autovelox, che si aggiungeranno a quelli già in funzione e che hanno portato a 4,7 milioni di euro in sanzioni. da “Roma città eterna” a “città dei pisolini” il passo è breve, anzi lento. E mentre il progetto del Campidoglio sui semafori orwelliani continua, sono già state individuate altre 35 strade su 52 a cui verrà applicato il nuovo limite di velocità a 30 km/h, per evitare gli incidenti. Oppure per conciliare il sonno.