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Crosetto: “Inviata un’altra nave a tutela degli italiani a bordo. Consegnare gli aiuti a Cipro è la cosa migliore”

Flotilla

Crosetto: “Inviata un’altra nave a tutela degli italiani a bordo. Consegnare gli aiuti a Cipro è la cosa migliore”

L'informativa del ministro della Difesa in Aula. "Faremo di tutto a difesa dei nostri connazionali. Ma era proprio necessario mettere a repentaglio l'incolumità delle persone per portare aiuti a Gaza? Ora chiedo al Parlamento un impegno collettivo"

Politica - di Stefania Campitelli - 25 Settembre 2025 alle 14:27

A tempo di record il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha riferito alla Camera e al Sentato sulla Flotilla, dopo gli attacchi subiti, e la scelta di Palazzo Chigi di inviare subito la fregata Fasan per la copertura. Non militare, ça va sans dire, come ha chiarito ieri la premier Meloni da New York. “Continueremo a lavorare perché non accada nessun incidente alla Flotilla e chiedo su questo il vostro aiuto, indipendentemente dalle contrapposizioni politiche”, ha detto rivolgendosi alle opposizioni. “Il clima è preoccupante. E dico che noi non siamo in grado fuori dalle acque internazionali di garantire la sicurezza delle imbarcazioni. Su questo voglio essere chiaro e consiglio dunque di accettare la soluzione di portare gli aiuti a Cipro attraverso la Chiesa” ha aggiunto Crosetto confermando la soluzione proposta ieri dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Crosetto in aula: faremo di tutto per la sicurezza dei nostri connazionale

Condanna degli attacchi alla Flotilla ma anche forti dubbi sull’operazione dei volontari pro Gaza, fuori dai canali istituzionali che rischia di mettere a repentaglio le persone. Ma anche la “navigazione” del governo, in prima linea tra i paesi europei negli aiuti alla popolazione palestinese. “Il governo italiano esprime la più ferma condanna per quanto accaduto. Attacchi ad imbarcazioni civili in campo aperto sono totalmente inaccettabili. Qualunque manifestazione, se rispetta il diritto, deve essere tutelata e non può essere soffocata con violenza” ha detto Crosetto.

Inviata un’altra nave, la Alpino, verso l’area dove naviga la Flotilla

Nel dettaglio ha riferito di aver disposto, dopo la fregata Fasan, l’invio di un’altra nave, la Alpino, verso l’area dove naviga la Flotilla. Un’imbarcazione che dispone di altre capacità “se mai servissero”,  ha precisato il ministro. Noi siamo lì a tutelare i cittadini italiani come lo siamo stati, come lo sono le navi della Marina militare quando ci sono situazioni di pericolo nel Mar Libico, per i pescatori italiani, quando si avvicinano troppo alla costa libica”. Ma il nostro obiettivo adesso deve essere un altro, ha aggiunto. “Prendere atto e far capire il rischio che si può correre, indipendentemente dal fatto che stiano andando a fare del bene. La possibilità di reazione una volta che saranno al di fuori delle acque internazionali”.

Era proprio necessario mettere a repentaglio l’incolumità degli italiani?

Poi la stessa domanda che ieri ha posto la premier Meloni durante il punto stampa a margine dei lavori dell’Onu. “Era proprio necessario mettere a repentaglio l’incolumità di cittadini italiani per portare aiuti a Gaza? Il governo ha sostenuto in maniera significativa la popolazione nella Striscia, siamo in grado in poche ore di portare aiuti”. La Flotilla, però, ha sempre rifiutato la collaborazione con il governo. “Ci eravamo già mossi nei giorni scorsi”, spiega Crosetto. “E avevamo convinto il governo israeliano di dare una base in cui i beni avrebbero potuto essere scaricati. È stato rifiutato dai rappresentanti della Flotilla. C’è un altro tentativo adesso di coinvolgere Cipro, con la Cei, con la Chiesa, in modo tale che gli aiuti siano dati alla Chiesa e sia la Chiesa a trasferirli a Gaza. Questo è il modo con cui ci siamo mossi e con cui ci muoveremo anche nelle prossime ore”.

In prima linea a sostengo della popolazione della Striscia

A Palazzo Chigi, con buona pace delle opposizioni, non si può rimproverare l’inerzia nel sostegno ai gazawi. “Siamo stati in prima linea nell’alleviare le sofferenze della popolazione civile colpita da Hamas. Mettendo in campo personale, mezzi, competenze di tutte le Forze armate. Ciò si è tradotto in decine di risultati concreti, pochi rispetto al dramma in corso, ma molti risultati concreti se paragonati a quello che hanno fatto altre Nazioni”. I numeri parlano chiaro. “Centinaia di palestinesi hanno ricevuto cure e assistenza sanitaria. Già da Nave Vulcano, decine di pazienti sono stati evacuati per motivi sanitari, sono stati portati in Italia. Anche in questi giorni, anche in questo momento stiamo riorganizzando per trasportare pazienti”.

“Ora chiedo al Parlamento un impegno collettivo”

Infine l’appello rivolto all’Aula: “Chiedo un impegno collettivo del Parlamento. Dire che siamo corresponsabili del genocidio non aiuta il governo italiano. Noi noi sentiamo alcuna corresponsabilità di azioni messe in atto da Netanyahu sulla popolazione palestinese. Il primo aiuto occidentale arrivato nella Striscia di Gaza è stata la nave Vulcano”.

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di Stefania Campitelli - 25 Settembre 2025