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Carrarmato Sinner travolge Bublik: oggi il derby tricolore con Musetti che vale la semifinale (video)

Us Open di tennis

Carrarmato Sinner travolge Bublik: oggi il derby tricolore con Musetti che vale la semifinale (video)

Sport - di Robert Perdicchi - 2 Settembre 2025 alle 08:10

Un carrarmato, in campo e fuori. Nella notte Jannik Sinner vola ai quarti di finale degli Us Open 2025 e si prende il derby azzurro con Lorenzo Musetti, in primo dell’era Open ai quarti di uno Slam, che oggi si sfideranno in un orario ancora da definire. Il numero uno del mondo ha battuto Alexander Bublik, numero 24 del mondo, in tre set con il punteggio di 6-1, 6-1, 6-1 in appena un’ora e 23 minuti di gioco. Prestazione dominante per Sinner negli ottavi dello Slam americano, a cui arriva da campione in carica. Sereno in campo, determinato nelle interviste. Stanotte il Sinner-show è andato in scena negli Usa.

Sinner travolgente, ma Musetti è in forma straordinaria

Il copione sembra chiaro fin dal primo game del primo set. Bublik, che veniva da 55 turni di battuta senza subire break, si ritrova subito sotto 4-0 nel primo parziale, subendo il ritmo da fondocampo di Sinner, implabile al servizio e letale in risposta. A poche ore dal match, Jannik aveva rivelato a Rami Malek e Anna Wintour, ospiti d’onore nel parterre dell’Arthur Ashe Stadium, che quello era il “tempo per la vendetta”. Bublik infatti era stato l’unico a battere Sinner, oltre a Carlos Alcaraz, nel 2025, avendolo eliminato in rimonta agli ottavi dell’Atp 500 di Halle. E quella vendetta l’azzurro la costruisce break su break, martellando l’avversario e portandolo all’esasperazione.

Nemmeno le palle corte e i servizi dal passo, parte fissa dello show di Bublik, salvano il kazako che cede 6-1 il primo parziale e comincia a scuotere la testa e sorridere nervosamente. La musica non cambia nel secondo, dove Sinner continua a giocare determinato e profondo, reattivo sui tentativi di corta dell’avversario, che tanto male gli avevano fatto in passato, e andando a segno con il ‘suo’ rovescio lungolinea. Il 6-1 con cui si conclude il secondo set è conseguenza di un match mai in discussione, che nel terzo set trova qualche emozione, seppur transitoria. ere i conti con un altro 6-1

La sfida tra italiani per la semifinale agli Us Open

Jannik Sinner si prepara ad affrontare il compagno di Davis, vittorioso contro Jaume Munar, nel derby azzurro che è anche il primo ai quarti di finale di uno Slam dell’era Open. “È fantastico. Il tennis italiano è in gran forma. Abbiamo tantissimi giocatori e stili di gioco diversi”, ha detto Sinner nell’immediato post partita, “Lorenzo è uno dei più grandi talenti che abbiamo nel nostro sport. Non vedo l’ora che arrivi questa partita. Da un punto di vista italiano, è fantastico avere sicuramente un giocatore azzurro in semifinale. So che ci sono molti italiani tra il pubblico e questo rende tutto più speciale”.

IA“, è stato il suo lapidario commento su Instagram per giudicare la prestazione di Sinner, paragonandolo quindi all’intelligenza artificiale. Un concetto che Bublik aveva espresso già nell’intervista pre partita, poco prima di scendere in campo sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium: “Sembra un giocatore creato con l’intelligenza artificiale”.

Ma non è tutto. Al momento dei saluti Bublik ha abbracciato Sinner sussurrandogli all’orecchio: “sei così forte, è pazzesco”, ha detto allargando le braccia, “io non sono un giocatore scarso, ma che c***o“, espressione che però i profili ufficiali degli Us Open hanno preferito sostituire con “sei il GOAT (il più grande di tutti i tempi, ndr)”. L’azzurro è scoppiato a ridere e si è limitato a fare i complimenti all’avversario, con la solita classe.

Già anni fa il kazako aveva ‘inquadrato’ un giovanissimo Sinner: “Non sei umano…”. Bublik, che in estate si è tolto lo sfizio di battere Sinner sull’erba tedesca di Halle, quest’anno aveva già incassato una durissima sconfitta contro il numero 1 del mondo nei quarti di finale del Roland Garros. In quel caso, Bublik aveva conquistato 6 game: “L’ho quasi battuto…”, aveva commentato ironicamente su Instagram.

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di Robert Perdicchi - 2 Settembre 2025