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“Basta chiacchiere, basta comizi!”. Antonello Venditti contestato a Taormina. “Va bene, canto, canto…”

Musica & politica

“Basta chiacchiere, basta comizi!”. Antonello Venditti contestato a Taormina. “Va bene, canto, canto…”

Musica - di Marta Lima - 4 Settembre 2025 alle 12:36

“Basta, canta adesso…”. La contestazione è scoppiata in pieno concerto, scatenando la bagarre nel pubblico, tra chi ha sostenuto la protesta contro i “monologhi” più o meno politici e nostalgici sul Sessantotto. In passato, l’artista aveva parlato spesso di politica e fatto ironie, sul palco, anche sulle foibe, ma ieri sera s’è dedicato soprattutto ad aneddoti più o meno interessanti che però a qualcuno del pubblico hanno dato fastidio. Da “compagno”, Venditti non lesina lezioncine politiche, ma in tempi recenti era stato artefice di due gaffe clamorose, quando aveva parlato della Calabria come di una regione che non doveva essere inventata e quando aveva attaccato una persona disabile colpevole di aver disturbato il suo show. L’altra sera, qualcuno lo ha accusato di parlare troppo e cantare poco.

Venditti a Taormina. “Va bene, va bene, canto…”

“Con un quasi sold out, e una serata tra musica e aneddoti, interrotta dal dissenso di alcuni spettatori, che ad un certo punto, mentre Venditti raccontava le storie che lo hanno portato a scrivere alcune canzoni, lo hanno fortemente contestato al grido di ‘canta, canta’. Venditti non si è assolutamente scomposto, anzi, credendo fortemente nella democrazia, ha chiaramente detto: ‘Volete che canto e basta? Ebbene lo farò, tranne per i dovuti ringraziamenti'”, scrive oggi Il Giornale di Sicilia.

I commenti, sui social, si dividono. C’è chi si scandalizza per la contestazione e chi la sostiene. “Un grande artista ha diritto di commentare le sue canzoni”, la sintesi di alcuni pareri. “Basta, pensi a cantare, non ci interessa cosa pensa il compagno Venditti, noi abbiamo fatto il biglietto”. Chi c’era, peraltro, ricorda che spesso Venditti, negli ultimi anni, è finito nelle critiche del pubblico per i “monologhi” infiniti.

«Il partito comunista ha salvato la democrazia in questo Paese. Quando vedevi sull’autostrada i pullman degli operai e dei contadini diretti verso Roma, sentivi come si era costruita la democrazia in Italia», aveva detto qualche tempo fa in un’intervista. E aveva accusato i “fascisti” di avergli sputato addosso.

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di Marta Lima - 4 Settembre 2025