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Acquaroli: “Dalla sinistra solo fiction. Non sfrutterò l’inchiesta su Ricci per fare campagna elettorale”

Il governatore a tutto campo

Acquaroli: “Dalla sinistra solo fiction. Non sfrutterò l’inchiesta su Ricci per fare campagna elettorale”

Politica - di Luigi Albano - 1 Settembre 2025 alle 08:46

Con Matteo Ricci “siamo opposti, sia come carattere sia come visione. Io sono molto pragmatico e concreto. Loro fanno cinema, una continua fiction, ma amministrare è un’altra cosa”. Così il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, in un’intervista al Corriere della Sera in vista della prossime Regionali. Ricci, candidato del centrosinistra, sarà il suo principale avversario che l’ha duramente attaccato sulla sanità.

“Non è che mistifica, lui proprio inventa – commenta Acquaroli – I dati reali sono questi: nel 2024 facevamo il 10% in più tra prestazioni ambulatoriali e diagnostiche rispetto al 2019, anno pre-pandemia e quindi ultimo riferimento equilibrato. Ma nel frattempo la domanda sanitaria nelle Marche era cresciuta di circa il 36% rispetto al 30% della media italiana”.

“Nelle Marche risultati storici, la sinistra minimizza”

Agli avversari che lo accusano di essere solo “una propaggine di Giorgia Meloni” Acquaroli replica: “Chi mi attacca su questo, lo fa solo per minimizzare i risultati storici che abbiamo raggiunto: hanno timore”. C’è poi l’inchiesta che ha travolto Ricci, per il Pd con certo un ‘tempismo giudiziario’ che ha sollevato dubbi. “Affidopoli non ha nulla a che vedere con il voto di settembre. E non intendo sfruttarla in campagna elettorale”.

Al termine del primo mandato il governatore delle Marche rivendica, come risultato raggiunto, “il senso di appartenenza alla nostra comunità. Lo stiamo riscoprendo ed è bello”.

“Sono determinato a completare le riforme avviate. Quella di cui vado più fiero è la riorganizzazione della sanità: con le Ast abbiamo superato un modello centralistico, applicato in passato per contenere i costi. Oggi il tema è rafforzare i servizi in un territorio come il nostro, fatto di tante piccole realtà”.

Quanto agli obiettivi non ancora centrati dice: “Avrei voluto approvare in questa legislatura il progetto di riforma dell’emergenza-urgenza. Lo faremo da ottobre”.

Il governatore delle Marche sui suoi canali social: ci metto sempre la faccia

Sui suoi canali social Acquaroli, replica anche a un velenoso editoriale pubblicato sulla stampa locale.  “Un importantissimo giornalista mi ha invitato a non presentarmi più ai confronti con il candidato della sinistra perché a suo dire non mi converrebbe. Lo ringrazio per il suggerimento e per la preoccupazione ma io sono abituato a metterci sempre la faccia, perché sono sereno del lavoro svolto duramente questi anni per le Marche, perché penso di aver contribuito a farle crescere, perché non ho nulla da nascondere e perché sono certo che i marchigiani sanno riconoscere le fiction dalla realtà”.

Acquaroli: “Non faccio televisione, io governo le Marche”

“È vero che non so fare televisione ma il mio obiettivo non è mai stato quello, non mi interessa, perché io mi sono appassionato alla politica e ho sempre cercato di renderla un tramite nobile dove riporre sogni e speranze, aspettative e bisogni delle nostre comunità. Evidentemente mi sbagliavo, ma voglio continuare a credere che ci sia ancora gente interessata ad approfondire i temi e a studiare le soluzioni. Voglio continuare a credere che ci sia del buono in questa società e per è questo che intendo partecipare, compatibilmente con i tanti impegni di questo periodo. I miei mi hanno insegnato il rispetto, quel valore che purtroppo in questa società è diventato merce rara”.

 

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di Luigi Albano - 1 Settembre 2025