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Acquaroli ad Ancona tira le somme per il bis: “Occasione unica per continuare i 5 anni di buon governo”

Il discorso del governatore

Acquaroli ad Ancona tira le somme per il bis: “Occasione unica per continuare i 5 anni di buon governo”

Politica - di Carlo Marini - 17 Settembre 2025 alle 19:21

«Se oggi siamo qui a raccontare una regione diversa, che può guardare al futuro, lo dobbiamo a questo governo che si fa interprete delle esigenze del territorio». Francesco Acquaroli rivendica davanti alla folla del centrodestra, radunato in piazza Roma ad Ancona,  il buon governo della sua amministrazione, spesso ignorato dai media nazionali.

All’evento di coalizione è una giornata di festa, in piazza bandiere dei tre partiti, con i leader del centrodestra al gran completo. Dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, e i leader di Noi Moderati e Udc, Maurizio Lupi e Antonio De Poli.

“Messe in campo riforme attese da anni”

Acquaroli elenca davanti a loro, ma soprattutto davanti ai suoi cittadini, i tanti obiettivi raggiunti: «Abbiamo messo in campo riforme attese da tanti anni», «abbiamo riscritto il piano socio-sanitario e abbiamo programmato l’apertura di oltre 50 punti salute». Non manca un passaggio sulla Zes. «Uno strumento incredibile che ci viene concesso per tornare a essere protagonisti e per far risorgere l’economia e tenere qua i giovani. Hanno detto che non bisognava fare il disegno di legge, ma un decreto. Poi hanno detto che non era finanziata, senza accorgersi che noi avevamo una Zes già attiva e noi ne entreremo a far parte. – ha aggiunto – Non c’è bisogno di finanziamenti perché ci sono. Non si ricordano che noi siamo entrati in transizione nel 2018, ma non si possono scaricare le colpe su di noi».

Acquaroli punge la sinistra: quando falliva Banca Marche si girava dall’altra parte

In piazza Roma, salutato dalle bandiere dei tre principali partiti, Acquaroli ha quindi ribadito l’importanza dell’appuntamento elettorale, in calendario tra meno di due settimane: «Il 28 e 29 settembre c’è l’opportunità di completare le riforme e tornare tra le regioni protagoniste e sviluppate d’Italia e d’Europa. Ci sono riforme attese da decenni che sono per noi un aspetto irrinunciabile».

«Rispetto a 5 anni fa abbiamo un’inversione di tendenza che ci dice che nel centro Italia siamo la seconda per crescita del prodotto interno lordo dietro al Lazio – ha aggiunto Acquaroli -. Cinque anni fa eravamo la penultima. Banca d’Italia, in una proiezione, dice che la nostra l crescita è dello 0,4%» poi rivolto al centrosinistra ha detto: «Si sono scordati di verificare che però l’Emilia Romagna cresceva come le Marche. Ora con la Zes abbiamo un’altra fantastica opportunità, eravamo in recessione dal 2018 quando c’erano loro non noi». E ancora. «Quelli che ci danno lezioni su tutto – ha ricordato con un pizzico di sarcasmo Acquaroli – sono gli stessi che 10-11 anni fa, quando Banca Marche falliva e gli altri istituti venivano salvati, si sono girati dall’altra parte». Ora dovranno girarsi a guardare piazza Roma gremita: il bis per Acquaroli e per il centrodestra è a portata di mano. 

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di Carlo Marini - 17 Settembre 2025