CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

A Spazio Sud il ricordo di Charlie Kirk

La scelta della responsabilità

A “Spazio Sud” l’omaggio a Charlie Kirk. Malan: «Silenzio e giustificazioni sono agghiaccianti. La sua voglia di confronto sia d’esempio»

Dall'evento dei gruppi parlamentari di FdI si leva un monito contro le derive ideologiche e propagandistiche che alimentano il clima d'odio. Ma la sinistra va avanti imperterrita col solito metodo

Politica - di Luciana Delli Colli - 12 Settembre 2025 alle 20:12

«Chiedo di osservare un minuto di silenzio per Charlie Kirk, che lascia una moglie e due figli, ma lascia anche un grandissimo esempio che ci deve spronare contro la tristezza». Con questa richiesta, il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, ha aperto i lavori di “Spazio Sud – Politica e società civile a confronto”, il quinto evento organizzato dai gruppi parlamentari di Camera e Senato di FdI, dedicato al Mezzogiorno.

A “Spazio Sud” il ricordo di Charlie Kirk

Sebbene l’evento abbia mantenuto il focus sulla crescita del Sud, con la consueta partecipazione di parlamentari e ministri a dialogo con la società civile, la tragedia dell’assassinio del leader dei giovani conservatori Usa è stata comunque al centro di numerose riflessioni. E, del resto, questo evento così drammatico porta con sé il tema enorme e ineludibile del ritorno della violenza politica e di come la politica stessa, le istituzioni e la società civile reagiscono.

Da FdI un richiamo sui campanelli d’allarme da non ignorare

Quello arrivato da Paestum, dove è in corso l’evento dei gruppi parlamentari di FdI, è stato un richiamo a riconoscere i segnali piccoli e grandi di questa deriva, a respingerli con nettezza, a evitare di inseguire pulsioni ideologiche e propagandistiche che rischiano di esacerbare il clima a livelli insostenibili. Un richiamo alla responsabilità che specie in un Paese come l’Italia, che ha conosciuto gli anni di Piombo, dovrebbe fare breccia e che invece è finito anch’esso nel tritacarne del piccolo cabotaggio quotidiano.

È successo per esempio nei confronti delle parole del ministro Luca Ciriani, che ha messo in fila alcuni episodi degli ultimi giorni, avvertendo sui rischi di trasformare la mancanza di argomenti in odio politico.

«Ieri al Senato – ha ricordato Ciriani – abbiamo assistito a pagine vergognose con il M5S che ha rivolto accuse false e violente al ministro degli Esteri. Nei giorni scorsi, un partitino come Italia Viva ha attaccato la presidente del Consiglio nella vita intima di madre. Poi negli Usa viene ucciso un ragazzo di 31 anni, un influencer conservatore e qualche intellettuale in tv dice che in fondo se l’è meritata». «Sono gli stessi ragionamenti che si sentivano ai tempi di Sergio Ramelli e delle Brigate rosse o frasi come “Sono compagni che sbagliano”. Questo è il clima che si sta creando in questo Paese. Ed è così solo perché il governo funziona», ha proseguito Ciriani, sottolienando che «abbiamo scoperto l’odio democratico, dei civili democratici che dicono “dobbiamo restare umani” e poi non dicono una parola di umana commiserazione verso un uomo che aveva il torto di non pensarla come loro».

Le reazioni dell’opposizione: l’appello cade nel vuoto

La risposta delle opposizioni è stata un fuoco di fila di accuse e polemiche, così ostinatamente concentrate sul proprio ombelico da arrivare a travisare il senso di quelle parole. Si va da Italia Viva che ha voluto leggere la citazione alle Br come riferita a sé al M5S per cui l’intervento del ministro sarebbe stato «uno squallido tentativo di coprire la complicità del governo Meloni nel genocidio di Gaza».

I silenzi e i deliri intorno alla morte di Kirk

Eppure i manifesti con Kirk a testa in giù accompagnati da frasi minacciose, il rifiuto di tributargli un minuti di silenzio nell’aula del Parlamento europeo, le allusioni di illustri opinionisti sul fatto che, insomma, sarebbe stato artefice del clima di violenza di cui è rimasto vittima, i silenzi di importanti trasmissioni su un caso che è indubbiamente enorme sono lì, tutti agli atti.

Malan: «Reazioni agghiaccianti. La sua voglia di confronto sia da esempio»

«Trovo particolarmente preoccupante l’atteggiamento rispetto al brutale assassinio di Charlie Kirk: il silenzio o peggio le ambigue giustificazioni del gesto omicida sono agghiaccianti. Si prenda esempio proprio da Charlie Kirk che dibatteva su tutti gli argomenti sempre in modo pacifico. Ascoltava le argomentazioni altrui ed esponeva le proprie idee sempre in modo pacifico», ha detto Malan, portando l’esempio di PiazzaPulita di Corrado Formigli, il cui silenzio sulla vicenda per il senatore appare come «la volontà di lanciare un chiaro segnale e cioè che l’omicidio di un esponente politico di destra non è argomento che merita alcuna attenzione». «È una forma subdola per non dover condannare l’episodio e continuare così a strizzare l’occhio a chi ha gioito per la morte di un esponente politico di destra e a chi, più o meno ambiguamente, ha giustificato gli assassini».

Mazza ricorda la petizione contro e cita il caso Calabresi

«Il minuto di raccoglimento che abbiamo fatto per Kirk è molto giusto. Vorrei dare due notizie, la sua presenza all’Università dello Utah è stata preceduta da petizioni di professori su “change.org” perché gli fosse impedito di parlare. Lo strumento delle petizioni è tipico della sinistra, mi fa ricordare episodi cupi della nostra storia, mi ricordo quando fu ammazzato il commissario Calabresi», ha detto il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, richiamando sull’irresponsabilità di certi gesti e sulle conseguenze che possono portare.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Luciana Delli Colli - 12 Settembre 2025