
Sì al dialogo
A Fenix l’avversario è accolto con rispetto, altro che feste dell’Unità: Gualtieri duella con Rocca tra gli applausi
Mentre domenica alla Festa dell’Unità il ministro Zangrillo veniva cacciato, oggi alla kermesse di Gioventù nazionale i ragazzi ascoltano e portano rispetto al libero pensiero
Il derby più sorprendente non si è giocato all’Olimpico, ma su un palco. Francesco Rocca e Roberto Gualtieri, presidente della Regione Lazio e sindaco di Roma, si sono trovati fianco a fianco per discutere del futuro della Capitale e del suo territorio. A moderare, il direttore del Messaggero Massimo Martinelli. Non uno scontro rituale, ma un dialogo serrato, scandito dal rispetto reciproco. E i giovani di Gioventù nazionale lo hanno apprezzato.
Fenix contro Festa dell’Unità: due modelli a confronto
Il vero dato politico sta nel contesto. Se da una parte, alla Festa dell’Unità, il ministro Paolo Zangrillo è stato cacciato a urla dai giovani democratici, dall’altra al Fenix i ragazzi invece hanno accolto il sindaco di sinistra con disciplina e curiosità. Nessun fischio, nessuna contestazione organizzata: solo attenzione e perfino qualche applauso quando Gualtieri ha toccato corde sensibili per la città.
Una scena che ribalta i ruoli
La differenza balza agli occhi: chi invoca tolleranza non sempre la pratica, mentre chi viene spesso dipinto come fazioso si rivela capace di un confronto civile. La platea di destra, che avrebbe avuto mille motivi per interrompere o ridurre il sindaco a bersaglio, ha scelto invece la via della discussione. Un atto di maturità politica che contrasta con il settarismo mostrato dai coetanei democratici.