
Esordio col botto
Us Open, Sinner non fa sconti e regala uno spettacolo sublime: domina Kopriva in 3 set e poco più di un’ora e mezza
Jannik accelera, va di fretta: in un'ora e 38 minuti risolve la pratica Kopriva assestando all'avversario un sonoro 6-1, 6-1, 6-2 e volando al secondo turno. Una vittoria a mani basse che ripaga l'amarezza per il forfait di Cincinnati
Sinner debutta al primo turno degli Us Open contro il ceco Vit Kopriva: vince e cavalca fino alla vittoria in 3 set e appena un’ora e mezzo di gioco. E di spettacolo. Il tennista azzurro non ha problemi contro il rivale dall’altra parte del campo, n.89 del mondo, e accede con disinvoltura al secondo turno sui campi di Flushing Meadows. È la prima sfida dopo la sfortunata finale di Cincinnati, e l’azzurro domina in scioltezza, con la padronanza e la flemma di chi non deve preoccuparsi stavolta: né di virus, né del caldo. Jannik centra la 22ª vittoria di fila a livello di Slam sul cemento, assestando un bel colpo anche dal punto di vista fisico dopo il ritiro nella finale di Cincinnati: per lui al 2° turno la prova Popyrin.
Sarà lui l’avversario di Jannik Sinner al secondo turno dello Us Open, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimento sui campi in cemento di Flushing Meadows a New York. L’australiano, numero 36 del mondo, ha superato il finlandese Emil Ruusuvuori, numero 752 del ranking Atp, con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-6 (7-3) in due ore e 14 minuti.
Sinner domina e abbatte il primo ostacolo: Kopriva battuto in 3 set
Ma intanto la macchina Sinner non conosce sosta. E il ruggito del leone di Sesto Pusteria si fa sentire anche oltreoceano, agli US Open, dove l’esordio è stato un monologo. Tiene a zero la propria battuta. Vince facilmente giochi e game. Impone break all’avversario e si avvia alla vittoria dal primo istante. Una lezione di tennis, la sua, impartita al malcapitato avversario dal primo istante. E quel 6-1, 6-1, 6-2 sul cartellone stigmatizza la forza e l’assoluta superiorità e sicurezza con cui il nostro fuoriclasse ha gestito ogni scambio. E in appena un’ora e un minuto di gioco l’azzurro è già avanti di due set… Le uniche difficoltà per il campione di Wimbledon sono dovute a dei fastidi alla mano destra derivanti da una fasciatura per una vescica e per i quali ha chiamato il fisioterapista in campo.
Sul campo di Flushing Meadows non c’è partita
Si capisce subito che non c’è partita. Sinner domina, Kopriva tenta di organizzare qualche risposta, ma senza grande successo. Perché Jannik è sceso in campo con la calma di chi sa cosa deve fare: e lo ha fatto in modo impeccabile. E alla fine dell’incontro, non c’è stata partita. Non c’è stato un momento di incertezza. Il servizio ha funzionato. I dritti hanno disegnato geometrie impossibili. E le gambe hanno risposto a ogni sollecitazione. E quello che abbiamo visto è stato un Sinner in versione deluxe: chirurgico. Potente. Inarrestabile nella sua fermezza. Implacabilmente flemmatico e pungente. E il tennista ceco non riesce a tenere il ritmo.
A Sinner basta poco più di un’ora e mezza per venire a capo del match con Kopriva
E allora, vedere Sinner in questo stato di forma è un piacere per gli occhi e per il cuore di ogni appassionato. È un’ulteriore conferma che il suo percorso di crescita è costante e incontenibile. Del resto, dopo Wimbledon e una stagione che – stop di Cincinnati a parte – è stata incontenibile, confermando la conquista del primo posto nel ranking mondiale, Jannik sembra più affamato che mai. Questo esordio non è solo una vittoria, ma un messaggio forte e chiaro a tutti gli avversari: Sinner è negli States per vincere: e non ha intenzione di fare prigionieri.
Il sogno di un’altra finale è appena cominciato…
Il cammino è lungo, ma la prima pietra è stata posata con una solidità impressionante. Il sogno di un’altra finale Slam è appena iniziato, e con uno Sinner così, tutto sembra possibile.