
Colloqui internazionali
Ucraina, giorni cruciali: Meloni rinvia il viaggio nell’Indo-Pacifico per seguire gli sviluppi del processo di pace
Ora è ufficiale. Il viaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’Indo-Pacifico è stato rinviato a data da destinarsi, a causa degli impegni legati al processo di pace sull’Ucraina.
Meloni ha sciolto le riserve
Il viaggio sarebbe dovuto iniziare domenica 31 agosto con una prima tappa a Dacca, in Bangladesh per poi proseguire verso Singapore dove si sarebbe fermata per due giorni. Il 3 e 4 settembre Meloni sarebbe dovuta andare poi ad Hanoi, in Vietnam e poi a Seul, capitale della Corea del Sud dove sarebbe rimasta il 5 e 6 settembre. Il tour asiatico si sarebbe dovuto concludere con la visita all’Expo 2025 di Osaka il 7 settembre e con un’ultima tappa a Tokyo il giorno successivo. Ma i giorni cruciali che attendono il destino delle guerra in Ucraina non possono non assorbire l’attenzione e del energie che la premier ha dedicato e sta dedicando alla complicata situazione. Gli “spiragli di pace” e il ruolo dell’Italia sono in campo.
Giorni cruciali per il processo di pace in Ucraina
Le difficoltà della comunità internazionale nell’organizzare un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky hanno indotto la presidente del Consiglio a rimandare il viaggio che era in agenda. Una decisione che era nell’aria visto che, al rientro da Washington, Giorgia Meloni avrebbe lasciato intendere che era sua intenzione non partire proprio perché fortemente impegnata, come tutti gli altri leader europei che hanno incontrato il presidente Donald Trump, a trovare una soluzione che consenta di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina iniziata tre anni fa.
La premier attenta all’evoluzione dei colloqui internazionali
Già martedì scorso, al rientro da Washington, fonti di Palazzo Chigi avevano lasciato intendere la possibilità di uno slittamento della missione. Le stesse fonti precisavano che una decisione definitiva sarebbe arrivata nei giorni successivi, “alla luce dell’evoluzione delle trattative internazionali”. Ora la premier avrebbe comunicato ai suoi collaboratori e alle delegazioni estere la scelta di non partire. Tra l’altro è molto atteso il suo intervento di chiusura al Meeting di Rimini venerdì prossimo.
Il 28 agosto primo Cdm
Nel frattempo la premier che pure sta trascorrendo le vacanze in Puglia insieme alla famiglia è molto focalizzata sugli sviluppi delle trattative internazionali. Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni su un possibile incontro nella regione con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, per fare il punto in vista delle prossime elezioni regionali. Lo staff del leader leghista ha però smentito l’ipotesi di una sua presenza in Puglia, mentre Tajani, in un’intervista al Corriere, ha escluso la convocazione di un vertice straordinario. Ma non manca molto al 28 agosto, quando i tre leader torneranno comunque a riunirsi a Roma, in occasione del Consiglio dei ministri, il cui ordine del giorno non è stato ancora definito.