
Il vertice Usa-Russia
Ucraina, Foti: “Da Mosca parole inaccettabili. Mi sembra che pretendano una resa incondizionata da parte di Kiev”
Mi sembra che “a Mosca pretendano una resa incondizionata da parte di Kiev. Inaccettabile“. Queste le parole del ministro degli Affarei europei Tommaso Foti in un’intervista a La Repubblica, nella quale ha affrontato il tema della Guerra in Ucraina e il prossimo incontro in Alaska per arrivare alla cessazione delle ostilità. “Cosa potrà portare l’incontro tra Trump e Putin non può saperlo nessuno – ha proseguito -. Di certo vi deve essere un cessate il fuoco o almeno una drastica lasciata delle ostilità, come condizione preliminare per sedersi a un tavolo negoziale”. Inoltre, “bisogna capire che finalità ha questo summit di ferragosto. In generale, senza l’Ucraina al tavolo non si può fare una pace, nessuno può decidere senza Kiev. L’Europa ha ribadito con forza il suo impegno per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Poi si vedrà cosa sarà oggetto di trattativa”.
Inoltre, l’Unione europea ha organizzato per oggi una riunione d’emergenza, in videoconferenza, per tutti i ministri degli Esteri. La ragione dell’incontro riguarda il tentativo di influenzare i colloqui previsti per questa settimana tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina, che si terranno venerdì in Alaska.
Guerra in Ucraina, Foti: “parola alla diplomazia, i leader europei sanno usarla”
La reazione di Mosca è stata furibonda, ha definito “volantino nazista” la dichiarazione congiunta dei leader europei sui negoziati tra Russia e Ucraina. Foti legge questa risposta scomposta come la controprova che “l’interlocutore comunque non vuole una pace duratura e giusta”. Nonostante ciò, “in questo momento la parola è affidata alla diplomazia. E i leader europei sanno farne buon uso. E’ giusto che siano coinvolti”. Anche l’aggettivo scelto, “nazista” usato da Mosca- prosegue Foti- si sposa perfettamente con la campagna di propaganda russa, che sostiene dallo scoppio del conflitto che i vertici ucraini siano nazisti. E quando l’Europa si schiera per Kiev, anche i suoi leader distribuirebbero un volantino nazista. Si può anche non condividere una posizione, in politica estera, ma questi toni sono fuori dal tempo. E fuori da ogni logica”.
Quanto al conflitto in Medio Oriente, invece, “il governo italiano è stato protagonista, prima di altri che poi si sono aggiunti, nel dire che l’ipotesi formulata dal gabinetto israeliano di lanciare un’operazione di occupazione su larga scala di Gaza ci vede fermamente contrari e la respingiamo con forza”. Se l’Idf entrasse nel territorio palestinese “si verrebbe ad aggravare una situazione umanitaria gia’ catastrofica, si metterebbero ulteriormente in pericolo gli ostaggi e vi sarebbe un rischio di esodo di massa della popolazione civile”. In conclusione, “ciò che chiediamo è un cessate il fuoco immediato e permanente. E Hamas deve rilasciare gli ostaggi e smilitarizzare le sue truppe“.