
Verso il bilaterale
Trump ha concordato un incontro tra Putin e Zelensky entro agosto: arrivano conferme da Mosca
Alla fine “dell’evento più importante dalla seconda guerra mondiale”, Donald Trump ha strappato il tanto atteso incontro tra Putin e Zelensky per porre fine alla guerra in Ucraina.
Il presidente degli Stati Uniti “avvierà i preparativi” in prima persona per un bilaterale tra il presidente ucraino e quello russo al termine di un “ottimo” colloquio con lo stesso Zelensky e diversi leader europei, tra i quali la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Da Mosca, confermano che Putin è stato aggiornato da Trump in persona, in una telefonata di circa 40 minuti e che c’è il via libera a questo futuro incontro, che dovrebbe avvenire nelle prossime due settimane. “È stata discussa l’idea che sarebbe necessario studiare la possibilità di portare a un livello più alto la rappresentanza dell’Ucraina e della Russia”, ha reso noto il consigliere diplomatico del presidente russo Yuri Ushakov, citato dall’agenzia Tass.
La conferma arriva dal cancelliere tedesco Friedrich Merz. “Siamo pronti per un incontro bilaterale con Putin e dopo di ciò ci aspettiamo un incontro trilaterale“ con la partecipazione di Donald Trump, ha dichiarato alla stampa il capo di Stato ucraino.
Trump ha precisato sul suo social network Truth Social che l’incontro, in un luogo ancora da definire, sarà seguito da un incontro a tre con lui stesso, volto a porre fine a tre anni e mezzo di conflitto, scatenato dall’invasione russa. Lunedì, il presidente americano e i suoi ospiti hanno “discusso delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, garanzie che sarebbero fornite da vari paesi europei, in coordinamento con gli Stati Uniti d’America”, secondo il presidente americano.
I piani americani, anticipa il Wall Street Journal, prevedono che l’Europa sia in prima linea per le garanzie di sicurezza, mentre quattro componenti sono centrali: presenza militare, difesa aerea, armi e monitoraggio della cessazione delle ostilità.
“Le garanzie di sicurezza saranno probabilmente decise dai nostri partner e ci saranno sempre più dettagli, perché tutto sarà messo nero su bianco e ufficializzato entro una settimana o dieci giorni”, ha detto da parte sua Zelensky. “Penso che abbiamo avuto un’ottima conversazione con il presidente Trump, è stata davvero la migliore”, ha sottolineato il capo di Stato ucraino nel primo pomeriggio. Ha poi aggiunto che Kiev ha offerto di acquistare armi americane per 90 miliardi di dollari, mentre il Financial Times parla di un budget di 100 miliardi finanziato dagli europei.
Zelensky ringrazia Trump, Macron scettico
Sulla delicatissima questione dello “scambio dei territori”, il cancelliere Merz ha usato un parallelo dirompente. Quello che vuole Mosca è “come chiedere agli Usa di cedere la Florida”.
Zelensky stesso ha affermato che è stata la Russia a proporre a Trump di tenere prima un bilaterale e poi un trilaterale a livello di capi di Stato. Il presidente ucraino ha dichiarato di essere pronto a incontrare Putin senza alcuna condizione: “Perché se iniziamo a pretendere un cessate il fuoco preliminare, la Russia inizierà a porre cento altre condizioni”.
Il presidente ucraino ieri sera ha ringraziato numerose volte Trump per gli sforzi messi in campo (memore delle accuse ricevute lo scorso febbraio in mondovisione di non avere mai detto ‘grazie’ durante i colloqui alla Casa Bianca), lasciando agli europei le sottolineature scettiche sulla possibilità che Putin si adegui alla trama tessuta dal presidente Usa. In particolare, il presidente francese Emmanuel Macron che ha assunto una posizione più scettica: “La nostra esperienza negli ultimi quindici anni con il signor Putin, nel suo approccio, è che ogni volta che pensa di poter vincere con la guerra, non negozia la pace. Questa è la realtà”.