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Travaglio “horror” sul Pd: “Conte sostiene Ricci come la corda sostiene l’impiccato, Schlein si è finta morta”

La faida a sinistra

Travaglio “horror” sul Pd: “Conte sostiene Ricci come la corda sostiene l’impiccato, Schlein si è finta morta”

Politica - di Luca Maurelli - 1 Agosto 2025 alle 09:47

Cappi, corde da impiccato, fantasmi, cadaveri politici, rigor mortis, teste nella sabbia, mazzette, soldi, inciuci. Poi quella metafora sul Pd e la Schlein, paragonata a un “opossum“, un animale marsupiale originario delle Americhe, notturno, onnivoro, dal muso appuntito, orecchie nude e una lunga coda prensile (nella foto cerchiata, in alto, sotto Conte), noto per “fare il morto” quando si sente minacciato: da qui l’espressione inglese “playing possum”.
L’editoriale di Marco Travaglio, oggi, sul “Fatto Quotidiano“, è spettacolare, nella sua tragicità: costretto a giustificare il sostegno del suo pupillo, Giuseppe Conte, all’indagato Matteo Ricci, confermato candidato nelle Marche a dispetto del giacobinismo preventivo dei grillini, Travaglio mette giù la sceneggiatura di un B-movie horror di Lamberto Bava, con tanto di topone – che in realtà rientra nella famiglia dei marsupiali – per spiegare l’umiliazione inflitta da “Giuseppi” al Pd di Elly “opossum“.

Travaglio, la forca, il topolone e Ricci

“Il via libera di Conte a Matteo Ricci nelle Marche è forse obbligato, ma rischioso. Dalle carte finora rese pubbliche… non emergono elementi che dimostrino la sua consapevolezza o complicità nello scambio. E nessuno sa se i pm che lo accusano di concorso in corruzione quegli elementi li posseggano e li tengano nel polsino o no. Giusto prendere tempo per leggere le carte disponibili e attendere gli interrogatori, scrive il direttore del “Fatto”, secondo cui “la partita chiusa ieri si riaprirà con la richiesta di rinvio a giudizio quando non ci sarà più nulla da fare: se sarà prima delle elezioni, i 5Stelle inviteranno a non votare Ricci; se sarà dopo, usciranno dalla giunta (come in Puglia da quella di Emiliano, neppure indagato), oppure il Pd si ricorderà di avere un Codice etico che impone le dimissioni ai rinviati a giudizio per corruzione”.

La conclusione del ragionamento è da popcorn di traverso, in sala: “Conte sostiene Ricci come la corda sostiene l’impiccato: appoggio condizionato e a tempo. Il che rende ancor più assurde le decisioni del Pd di candidarlo e, con l’aggravarsi dello scandalo, di confermarlo… se sarà eletto presidente delle Marche, passerà mesi o anni appeso agli umori dei suoi ex fedelissimi… queste sono le ragioni, non penali ma politiche, che avrebbero dovuto indurre il Pd, a conoscenza del caso fin dall ’inizio, a scegliere un altro”.
Poi il finale vagamente necrofilo: “Schlein&C. si sono finti morti in modalità opossum. Come a Milano, dove mesi di inchieste giornalistiche e poi l’avviso a Sala e le richieste d’arresto per il resto del Sistema Milano non sono bastati per affrontare una questione morale (non penale) grande come un grattacielo. Così ieri gli arresti sono arrivati. Ma l’opossum, dopo essersi finto morto per sfuggire ai predatori, si rimette in piedi. Nel Pd ancora tutto tace: più che tanatòsi, è rigor mortis“.

In Demoni, Lamberto Bava avrebbe sintetizzato così la previsione travagliana: “Il sangue aveva richiamato il sangue, e ciò che sembrava ormai spento e addormentato si era risvegliato in tutta la sua spietata ferocia. Un altra agghiacciante profezia stava per compiersi…”.

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di Luca Maurelli - 1 Agosto 2025