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Sánchez sente la pressione moglie

Aria sinistra

Sánchez ancora nella bufera: nuova tegola sulla moglie che finisce indagata. E il Financial Times lo sbatte in prima pagina

Non c'è pace per il premier socialista spagnolo: dopo i suoi più stretti collaboratori messi sotto indagine, tocca di nuovo alla sua dolce metà Begoña Gómez, la quale porta con sé altri 4 capi d'accusa. La stampa londinese lo aveva già paragonato al mafioso John Gotti: "È il momento che Pedro governi o dica adiós"

Esteri - di Alice Carrazza - 21 Agosto 2025 alle 15:33

Il potere logora. E quando il cerchio si stringe, non è il Parlamento a processarti: è la prima pagina della stampa internazionale. Mercoledì, il Financial Times ha dato il colpo di grazia: una foto di Pedro Sánchez accanto alla moglie Begoña Gómez campeggia in apertura, mentre il titolo recita: «Il premier spagnolo sente la pressione». Sotto, la stilettata: la convocazione giudiziaria della signora Sánchez come indagata per presunta malversazione è «l’ultimo colpo» per un socialista che, da mesi, si dimena nella fossa di scandali scavata dal crollo del suo entourage.

Sánchez sotto pressione: un’immagine mette al nudo

La scena non è nuova, ma stavolta c’è qualcosa di più: l’immagine. Un primo piano che racconta più del testo. Lo sguardo scavato di Sánchez, il volto tirato, la magrezza improvvisa. Il quotidiano di riferimento per finanza e potere globale lo inchioda non tanto per le sue politiche – sulle quali Londra raramente si sofferma – quanto per il pantano giudiziario che ha inghiottito la sua cerchia familiare e politica. Il caso Gómez è solo l’ultimo tassello di un mosaico sempre più cupo: si aggiunge ai quattro capi d’accusa già in piedi contro la moglie del primo ministro, e coinvolge anche una collaboratrice interna alla Moncloa, Cristina Álvarez, per presunta complicità nell’utilizzo distorto di risorse pubbliche.

Il giudice Juan Carlos Peinado ha confermato la convocazione di entrambe. Si cerca di capire se la signora Gómez abbia utilizzato la sua posizione per favorire affari privati, servendosi delle leve di Stato e delle persone a sua disposizione. Nulla che stupisca chi, da mesi, osserva il declino etico del Psoe. Ma che sia il Financial Times a suonarne le campane a morto, questo sì che fa scalpore.

The Times, The Economist, ora anche il Ft: Londra dice adiós

Eppure, non è il solo. Il Times lo aveva paragonato, lo scorso giugno, a John Gotti, boss mafioso americano, titolando con sarcasmo britannico: «È il momento che Pedro governi o dica adiós». L’Economist, dal canto suo, lo aveva invitato a farsi da parte in un duro editoriale. Nessuno di questi è noto per simpatie franchiste o nostalgie da plaza de toros. Semplicemente, la soglia della pazienza è stata superata. E quando anche il mondo ti volta le spalle, i comunicati non bastano più.

A nulla è servita infatti l’indignazione del ministro Óscar López, che ha difeso Gómez parlando di accuse vergognose. Le parole, stavolta, non coprono più il fracasso delle inchieste.

Famiglia, partito e procura: l’assedio è totale

Il giornale britannico ricorda anche che nel mirino non c’è solo Begoña. Il fratello del premier, David Sánchez, è già coinvolto in una causa; l’ex segretario dell’organizzazione Santos Cerdán, l’ex ministro José Luis Ábalos, e il suo braccio destro Koldo García sono tutti indagati per presunta accettazione di tangenti. I riflettori, insomma, sono puntati su tutto l’apparato socialista. Anche il procuratore generale Álvaro García Ortiz è finito sotto accusa per una presunta fuga di notizie a favore del compagno della presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso.

Manca solo una cosa, a questo punto: il nome del premier scritto in calce a un fascicolo. Il Financial Times non lo dice, ma lo suggerisce: il secondo anno di legislatura è diventato un percorso a ostacoli giudiziari, e la guida della sinistra spagnola, privo di una maggioranza solida, scivola verso l’irrilevanza. E anche all’estero non lo calcolano più: a Washington per discutere di un cessate il fuoco in Ucraina, lui non c’era.

Un corpo che parla: il declino fisico del premier

Se la stampa internazionale lo inchioda sul piano politico, però i social lo fanno sulle apparenze. Le foto più recenti mostrano Sánchez evidentemente cambiato, non più solo stanco. «Da Pedro el guapo a Pedro el demacrado», scrivono alcuni. E non a caso visto l’evidente perdita di peso e fascino.

L’11 settembre: data simbolo, giudizio politico

Ora, la convocazione di Begoña Gómez è fissata per l’11 settembre. Una data che rischia di oscurare sia l’atto solenne di apertura dell’anno giudiziario, che la presentazione della legge di Bilancio per il 2026. Un passaggio cruciale. L’inchiesta era stata sospesa per la presenza di figure con prerogative di foro, tra cui il ministro della Giustizia Félix Bolaños, considerato dall’istruttoria parte attiva nella nomina e supervisione della stessa Álvarez. Ora la pratica è nelle mani della Corte Suprema.

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di Alice Carrazza - 21 Agosto 2025