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Salari in crescita per i lavoratori dipendenti. La Corte dei Conti dà ragione al governo

Pubblica amministrazione

Salari in crescita per i lavoratori dipendenti. La Corte dei Conti dà ragione al governo

I dati della magistratura contabile fotografano una crescita del 5,78 a partire dal 2025. FdI: il centrodestra fa i fatti, la sinistra gli annunci

Politica - di Alessandra Parisi - 5 Agosto 2025 alle 15:26

L’attuazione al primo semestre 2025 degli interventi Pnrr e Pnc, esaminati dalla Corte dei Conti, “risultano sostanzialmente in linea con gli obiettivi europei. Pur in presenza di alcune criticità legate soprattutto a ritardi nelle opere più complesse.

Il ‘verdetto’  è positivo anche non mancato alcune criticità che risiedono – si legge- nella rimodulazione degli interventi, che in alcuni casi potrebbero condizionare il rispetto dei cronoprogrammi. Ma è sui salari dei lavoratori dipendenti che arrivano le notizie migliori, misconosciute dalle opposizioni con in testa l’esercito grillino di Giuseppe Conte.

Corte dei Conti: crescono i salari dei lavoratori dipendenti

“La spesa per i redditi da lavoro dipendente nelle pubbliche amministrazioni raggiunge l’importo complessivo, per il 2025, di 201 miliardi di euro, con un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente”. Questi i dati contenuti nella relazione sul costo del lavoro pubblico approvata dalla Corte dei conti. “La spesa si prevede in leggera crescita anche negli anni 2026 (+2,4%), 2027 (+0,5%) e 2028 (+1,7%), sulla base degli importi già destinati ai prossimi rinnovi contrattuali dalla legge di bilancio per l’anno 2025. Le retribuzioni contrattuali degli ultimi dieci anni, dal 2015 al 2024, mostrano un andamento sostanzialmente allineato con l’inflazione (indice Ipca). Con l’eccezione degli anni 2022 e 2023, caratterizzati dalla repentina impennata dei prezzi causata dalle tensioni internazionali, la quale ha determinato una riduzione del potere di acquisto dei salari, sia pubblici che privati”, dichiara la magistratura contabile.

Nel triennio 2022-2025 crescite del 5,78%

Le risorse disponibili per il triennio 2022-2024 – continua il report della magistratura contabile – sono in grado di assicurare una crescita delle retribuzioni di circa il 5,78% a partire dal 2025. Anno che coincide con l’entrata a regime dei contratti collettivi 2022-2024, e degli accordi per il restante personale pubblico. Numeri che confermano la bontà della strada percorsa da palazzo Chigi sulla politica occupazionale e il restyling della Pubblica amministrazione.

FdI: i dati danno ragione al governo Meloni

“I dati forniti oggi dalla Corte dei Conti confermano con chiarezza che siamo di fronte a un’inversione di tendenza importante per la Pubblica Amministrazione. I salari dei dipendenti pubblici crescono, l’età media dei lavoratori comincia a diminuire grazie al ricambio generazionale. E si rafforza il valore della contrattazione collettiva come strumento centrale per la tutela dei diritti dei lavoratori”. Così Nicola Calandrini di FdI, presidente della commissione Bilancio del Senato. “Si tratta di segnali concreti – aggiunge – che dimostrano come le politiche messe in campo dal governo Meloni stiano dando frutti reali e misurabili. Dopo anni di blocchi contrattuali e mancati investimenti, oggi siamo tornati a investire sul capitale umano della Pubblica amministrazione, a partire da assunzioni mirate e dalla valorizzazione del merito e della formazione. È la dimostrazione che non servono slogan né misure demagogiche come il salario minimo, che rischiano solo di creare false aspettative e nuove rigidità”.

Serve una visione strutturata credibile

Per il senatore di FdI serve, invece, “una visione strutturata e credibile, come quella portata avanti dal centrodestra, che punta a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori nel tempo, attraverso strumenti efficaci e sostenibili. Con il governo Meloni i lavoratori non vengono lasciati indietro. C’è attenzione ai loro diritti, alle loro retribuzioni, alla qualità del lavoro pubblico. Mentre la sinistra resta ancorata alle chiacchiere e agli annunci, il centrodestra continua a fare i fatti”.

 

 

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di Alessandra Parisi - 5 Agosto 2025