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Prof accoltellato a Bassano per una sigaretta, fermato il presunto aggressore

Choc a Bassano del Grappa

Prof accoltellato alla schiena per una sigaretta: bloccato il presunto aggressore. Ira di Zaia: inammissibile rischiare la vita così

Le indagini stringono il cerchio su un giovane con problemi psichiatrici individuato grazie alle telecamere di zona, analizzate con il supporto della polizia locale. L'uomo, portato in caserma, è stato sottoposto a interrogatorio. E dal sindaco di Bassano del Grappa al governatore veneto, l'ondata di sconcerto e rabbia monta di ora in ora

Cronaca - di Greta Paolucci - 26 Agosto 2025 alle 15:35

Il caso, drammatico, e che poteva degenerare in tragedia, si è risolto in 24 ore. È stato bloccato il presunto autore dell’accoltellamento del professore di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di un giovane con seri problemi psichiatrici, individuato grazie alle telecamere di zona analizzate con il supporto della polizia locale. Portato in caserma, i carabinieri lo stanno interrogando dopo averlo intercettato mentre si accingeva a salire a bordo di un treno, verosimilmente per sfuggire alla cattura. L’uomo, un trentenne, è sospettato di essere il responsabile dell’accoltellamento di un docente liceale di 62 anni, ferito nella serata di lunedì 25 agosto a Bassano del Grappa, pare per aver negato di offrirgli una sigaretta…

Professore accoltellato a Bassano del Grappa per una sigaretta: bloccato il presunto aggressore

L’aggressione, come noto, è avvenuta ieri, lunedì 25 agosto. Il 62enne, accoltellato alle spalle mentre passeggiava lungo Viale XI Febbraio, una delle strade più trafficate del centro cittadino, è stato ricoverato nell’Ospedale San Bassiano e poi trasferito al San Bortolo di Vicenza, dove la vittima di un’aggressione assurda frutto di una reazione inconsulta e gratuitamente violenta, è stato operato per la rimozione di alcune schegge della lama vicino all’aorta.

Follia in pieno centro: il male oscuro che minaccia le nostre città

Una vicenda che ha sconcertato la comunità locale e che, a stretto, ha travolto nello choc e nell’indignazione, la globalità nazionale. La tranquillità di Bassano del Grappa è stata spezzata. Non da un atto criminale calcolato; non da una rapina finita male… Ma da un gesto insensato. Una «follia», come l’ha definita il sindaco Nicola Finco. Un gesto che ha mandato all’ospedale un professore stimato, accoltellato alle spalle per una sigaretta negata, un rifiuto che in un istante si è trasformato in violenza cieca e inaccettabile.

Il giovane fermato e sotto interrogatorio sarebbe un soggetto con problemi psichiatrici

L’aggressore, un giovane con problemi psichiatrici, è stato individuato e fermato grazie alla tempestiva indagine dei carabinieri e al supporto cruciale della videosorveglianza locale. Eppure, il suo arresto, per quanto necessario, non risolve il problema. Questo episodio ci costringe a guardare in faccia un disagio sociale che si fa sempre più profondo e visibile. Un male oscuro che si annida nelle nostre comunità e che, di tanto in tanto, emerge in tutta la sua brutalità.

L’allarme del sindaco tra indignazione e reazione pragmatica

Non possiamo liquidare questo fatto come un caso isolato. Non a caso, le parole del sindaco Finco, che sottolinea come «non basterebbe nemmeno mettere una telecamera ogni metro», colgono il punto cruciale: il problema non è solo di sicurezza, ma di salute mentale e di coesione sociale. Un problema che le istituzioni non possono affrontare solo con più telecamere o pattuglie. Ma con un investimento serio e a lungo termine sui servizi di supporto psicologico e sulla prevenzione del disagio.

Di più. L’accoltellamento di un professore di Bassano del Grappa «è un fatto sconcertante, che ci ha lasciati tutti di stucco. Nel nostro comune vivono circa 42.000 abitanti ed è una realtà tranquilla, non abbiamo memoria di episodi simili», ha sottolineato il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco all‘Adnkronos parlando del caso dello «stimato professore del liceo Brocchi, tra i più anziani». E aggiungendo emblematicamente: «Se il motivo scatenante è stato il rifiuto di una sigaretta, siamo davvero alla follia. Poteva capitare a chiunque: un episodio in pieno centro città, a due passi dal liceo classico», ha aggiunto il primo cittadino che augura al ferito di «rimettersi quanto prima».

Una vicenda rispetto alla quale le iniziative non si limiteranno all’indignazione e allo sconcerto. «Già nel prossimo bilancio – ha voluto rilanciare il sindaco – prevediamo ulteriori risorse sui sistemi di videosorveglianza. Ogni anno continuiamo a investire anche sul potenziamento dei controlli della forze dell’ordine, ma di fronte a una follia del genere non basterebbe nemmeno mettere una telecamera ogni metro. Non è un problema solo legato alla sicurezza, serve contrastare un disagio sociale che si sta diffondendo sempre di più», ha concluso Finco.

La reprimenda del governatore Zaia

In questo senso allora, ha ragione il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel definire l’accaduto «inammissibile in una terra civile e pacifica». E ha ragione a chiedere «contromisure efficaci». Tuttavia, queste contromisure non possono limitarsi a un inasprimento delle norme. Ma devono puntare a una rete di protezione sociale che non lasci indietro nessuno.

«Non è ammissibile rischiare la vita perché un balordo ti accoltella alla schiena per una sigaretta»

«Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta – ha tuonato Zaia – o senza alcun motivo – come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale», ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in riferimento quanto accaduto a Bassano del Grappa.

Non solo. «La ferita – ha aggiunto – era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate. Di fronte a queste situazioni, dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio. Fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene».

Una realtà di disagio inquietante e minacciosa

L’accoltellamento del professore di Bassano, insomma, al netto di commenti e recriminazione, indignazione e sconcerto, ci mette di fronte a una realtà che spesso preferiamo ignorare: una società che sembra aver perso il senso del limite. Dove la violenza può esplodere per un nonnulla. Questo è il momento di riflettere e di agire. Non solo per garantire maggiore sicurezza. Ma per curare le ferite invisibili che affliggono la nostra comunità.

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di Greta Paolucci - 26 Agosto 2025