
Il grande tennista
Pietrangeli: “Ho sconfitto il cancro ma non il dolore. Su Sinner mai dette parole brutte”
In un'intervista il recordman di presenze in Coppa Davis parla della sua malattia a un mese dal novantaduesimo compleanno e chiarisce di non provare sentimenti negativi per il numero uno del mondo
Nicola Pietrangeli sta per compiere 92 anni. Ha appena sconfitto il cancro ma ha dovuto sopportare la dolorosa perdita del figlio. Il leggendario campione del nostro tennis in un’intervista racconta i suoi malesseri e chiarisce le parole dette su Jannik Sinner.
Le parole di Nick
In un’intervista a Supertennis, il due volte vincitore di Parigi racconta la sua malattia: “Vorrei un giorno senza dolore. Perché ho questo dolore fisso all’osso sacro che mi impedisce di muovermi. Le hanno provate tutte. E poi mi manca la peppa. Mi chiamano tutti i giorni, gli amici. Mi dicono che manca il quarto per giocare a carte. Ma mi manca il riposo, anche se tu dirai ‘ma come, sei a letto”.
“Sono stanco. Stanco. Sono stanco di essere stanco. Il mio futuro tra quindici giorni? Sarà uguale a oggi, non cambia niente. Non voglio fare il drammatico, ma aspetto… e mi sa che se piove non rimandiamo“, prosegue il recordman di presenze in Coppa Davis.
La telefonata di Mattarella
Pietrangeli parla di un episodio simpatico accadutogli in questo triste periodo: la telefonata del Capo dello Stato. “Mi squilla il telefono, ma io in quel momento avevo una crisi di tosse. Alla fine risponde, ma tossivo e non capivo bene le parole dell’interlocutore. Così continuavo a dire: ‘ma chi sei? Chi sei?’. Perché dall’altra parte del telefono c’era una vocina gentile che quasi sussurrava. E alla fine ho sentito: ‘Sono Sergio Mattarella…’. Che figuraccia, non ho smesso di scusarmi poi con la sua segretaria”.
La rivalità con Sinner
Finito nel bersaglio degli haters per le sue parole contro Sinner (“Il più grande tra gli italiani rimarrò sempre io”) Pietrangeli ha voluto chiarire il suo pensieri sul numero uno del mondo. “Le interviste? Mi cambiano le parole, basta così. Alla fine quello che non capisco è come la gente possa pensare che io voglia parlare male di Sinner perché rosicherei. Ma perché? Perché dovrei parlarne male? Mi chiedo come si permettano“.