
Povertà educativa
Pensionata travolta e uccisa da 4 minori rom, Valditara: “Vergognoso è solo non fare nulla”. E sferza genitori, sindaci, presidi e pm
Per il ministro la tragedia di Milano è un monito sull'abbandono scolastico. E richiamando famiglie e istituzioni al dovere della responsabilità e della cura dei giovani, ribatte: l'istruzione è la vera cura contro il degrado. E il Decreto Caivano, che funziona, lo dimostra
Di fronte a un dramma come quello della povera Cecilia De Astis, ci si commuove. Ci si ferma. Si riflette e non si può non rimanere sconcertati dal cinismo e dalla mancanza di risposte. Così oggi, alle prese con una tragedia salita ai disonori della cronaca e sviscerata in tutti i suoi aspetti giudiziari, ad affrontare la questione con un approccio che fosse oltre che giuridico, anche socio-culturale ed etico, è intervenuto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che riguardo la vicenda della 71enne investita e uccisa a Milano, e con il coraggio della verità, ha puntato i riflettori su quella che è la vera piaga sociale che sanguina dalla ferita che la cronaca nera denuncia: il degrado culturale e la povertà educativa.
Valditara sulla tragedia di Cecilia De Astis, la pensionata travolta e uccisa da un’auto a Milano
Pertanto, nelle sue riflessioni sul caso, Valditara non si limita a un commento di facciata, ma coglie l’occasione per ribadire un concetto che a troppi fa comodo dimenticare: «L’omicidio della povera Cecilia De Astis insegna una cosa», quanto «vergognoso sia solo non fare nulla, lasciando che bambini e ragazzi minorenni crescano nel degrado, nella illegalità, nella assenza di istruzione, nella mancanza di regole». Parole forti, che evocano un richiamo alla responsabilità che Valditara, da politico, non si limita solo a menzionare. Ma rispetto al quale cerca risposte e propone soluzioni.
Dietro il dramma, una piaga sociale che sanguina continuamente
E ne cita una su tutte il ministro: «Con il decreto Caivano abbiamo per la prima volta previsto condanne severe per quei genitori che non mandano i figli a scuola. Un primo monitoraggio sulla applicazione del decreto in certe aree del Paese ha dato eccellenti risultati, a conferma che la minaccia delle sanzioni serve, eccome». Tanto che, a stretto giro aggiunge anche: «Vigilerò perché l’obbligo per le scuole di segnalare gli abbandoni scolastici. Per i sindaci di ammonire i genitori. E per i pm di avviare l’azione penale, sia rispettato ovunque, e nei confronti di chiunque», ha concluso il ministro.
L’approccio e il commento del ministro Valditara
Perché l’unica via d’uscita dal degrado, la principale via di fuga da un futuro di disagio o, peggio ancora, di criminalità, è l’istruzione e l’educazione a un approccio sensibile e attento alle cose della vita. E Valditara, con la sua politica, sta cercando di indicarla a tutti. Genitori, presidi, sindaci e pm compresi.