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Paola Concia

Non solo la vergogna social

Paola Concia contro il femminismo a targhe alterne della sinistra: «Smetta di chiudere un occhio sulle donne sottomesse dall’Islam»

L'ex deputata dem sottolinea la necessità di una battaglia culturale che unisca destra e sinistra contro fenomeni come il sessismo online. Ma avverte la sua parte: basta con le ipocrisie che mettono in secondo piano la libertà delle donne «per rispetto di una cultura integralista»

Politica - di Eleonora Guerra - 30 Agosto 2025 alle 15:33

Una battaglia bipartisan, politica e culturale, contro tutte le declinazioni della violenza sulle donne. L’attivista ed ex deputata Pd, Paola Concia, aggiunge la sua voce a quella delle tante donne che stanno denunciando lo scandalo di pagine come “Mia moglie” e di forum Phica. Un coro effettivamente bipartisan, rispetto al quale però Concia manda un messaggio alle sue ex colleghe di sinistra: per essere davvero credibili dovete schierarvi al fianco di tutte le donne, partendo da quelle musulmane, mettendo davanti loro e non l’interesse politico o ideologico.

Lo «schifo» dei forum sessisti

«Sono rimasta basita, sconvolta, soprattutto in un primo momento, ma non sorpresa. Anche perché la notizia è uscita pochi giorni dopo un altro scandalo simile, quello della pagina Facebook Mia Moglie», ha detto Concia, in un’intervista al Tempo, a proposito del forum Phica. «Mi sono arrabbiata, da donna e da attivista e mi sono chiesta cosa si doveva fare per evitare che uno schifo simile potesse essere replicato».

Concia ha ricordato che i «commenti machisti ci sono sempre stati. Solo che trenta, quaranta anni fa veniva fatti al bar», mentre oggi «la rete ha amplificato alla massima potenza questo osceno fenomeno. Ora, con la sicurezza dell’anonimato e la protezione del branco, chiunque può usare parole immonde su questa o quella attrice, su questa o quella giornalista, su quella o questa politica. No, così non va affatto bene».

Quanto a fenomeni come i forum o le pagine Facebook sessiste, per Concia si deve agire su «un triplo binario»: più controlli della polizia postale, un’azione politica in Parlamento e una grande battaglia sul fronte culturale. «Vasto programma, mi rendo conto, che per essere efficace – ha concluso – deve essere condotto in modo bipartisan».

Il messaggio alla sinistra: «Si batta per tutte le donne, non si può chiudere un occhio sull’Islam»

«La sinistra ha smesso di lottare per la libertà delle donne?», ha poi chiesto Christian Campigli, che firma l’intervista. «Mi voglio augurare di no, me lo auguro per tutti noi, però – ha risposto Concia – c’è sicuramente una contraddizione nel rivendicare giuste attenzioni per la libertà femminile di noi donne occidentali e poi chiudere gli occhi di fronte all’Islam estremista. Quello che ha zero rispetto per le donne».

«La cultura dell’Islam integralista – ha aggiunto – è quella che annienta le donne. La sinistra deve portare avanti una battaglia di libertà per tutte le donne, a maggior ragione per quelle obbligate a vestirsi in un certo modo o a sposare uomini scelti e imposti dai loro padri. E questo è ancora meno tollerabile per quelle donne straniere che oggi vivono nel nostro Paese. Non possiamo chiudere un occhio sulla libertà delle donne per rispetto di una cultura integralista».

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di Eleonora Guerra - 30 Agosto 2025