
Il Mare di Roma abbandonato
Ostia, l’ultima trovata di Gualtieri: 30mila strisce blu a pagamento per fare cassa. FdI: non siamo in Costa Smeralda
Il sindaco Gualtieri non ama Ostia. È ufficiale. Dopo il bando tardivo che ha compromesso la stagione balneare del Mare di Roma arrivano le strisce blu a strozzare la viabilità.
Ostia, 30mila strisce blu a pagamento. La rinascita di Gualtieri
Trentamila nuove strisce blu in tutta Roma, da Ostia al centro, senza un solo parcheggio in più. “L’estensione delle strisce blu è un attacco ai cittadini romani, costretti a subire ulteriori disagi. Conferma una volta la linea ideologica di questa Giunta, ormai da tempo impegnata in una vera e propria crociata contro i parcheggi e, più in generale, contro chi ogni giorno si alza per andare a lavorare”. Così il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Mariacristina Masi, che denuncia una politica miope e penalizzante portata avanti dal Sindaco Gualtieri e dalla sua amministrazione
Solo una tassa mascherata del Campidoglio
“Questa non è mobilità sostenibile, è una tassa mascherata sul diritto alla mobilità dei cittadini”. Così all‘Adnkronos Monica Picca, capogruppo della Lega al Municipio X. “L’amministrazione – prosegue la consigliera comunale – giustifica questa scelta dicendo che ‘più strisce blu significano più rotazione’, ma la realtà è un’altra. Più costi per chi vive e lavora nei quartieri, meno accessibilità per le famiglie, gli anziani e i lavoratori, zero investimenti in nuove aree di sosta o in trasporti alternativi”. Picca ricorda che nel 2006, l’allora Municipio XIII disse No alle strisce blu a Ostia, riconoscendo che il litorale non può essere trattato come il centro città.” E oggi si torna indietro, ignorando la volontà dei cittadini e dei territori”.
Un disegno che ricade sulla pelle dei residenti
Quello delle strisce blu, e della conversione di circa 16mila stalli da bianchi a pagamento, è “un piano che nasce dal Campidoglio, ma si impone sulla pelle dei residenti, a partire da Ostia, passando per i quartieri commerciali, le aree residenziali e fino al lungomare. Vogliamo parcheggi veri, non tariffe mascherate. Vogliamo mobilità intelligente, non ulteriori costi. Chiediamo il ritiro immediato di questo provvedimento e l’apertura di un confronto pubblico con i cittadini, i municipi e le associazioni locali”.
FdI: la depressione cresce e i turisti scappano
In un quadrante ormai depresso come Ostia, dopo una stagione fallimentare anche dal punto di vista turistico, mettere i parcheggi a pagamento è una ulteriore aggressione al turismo. Una mazzata finale, malgrado gli annunci del primo cittadino dem sulla rinascita del litorale della Capitale. “Oggi se un turista fosse interessato a venire a Ostia, con i parcheggi a pagamento non verrà proprio più”, dice Giuseppe Conforzi di Fratelli d’Italia.
Consorzi: solo per fare cassa, ma Ostia non è Portofino
Fra i Cancelli di Castelporziano abbandonati, gli stabilimenti chiusi, le attività commerciali che chiudono alle 22- 22,30 al massimo il riscatto di Ostia è impensabile. “Questo dimostra – continua il consigliere di FdI al Municipio X – una depressione economica tangibile. Anziché incentivare il turismo del Mare di Roma, il Campidoglio fa l’opposto mettendo anche le strisce blu e cercando di fare cassa. Ma dovrebbero rendersi conto che Ostia non è Portofino o la Costa Smeralda, dove i turisti possono pagare un ticket da 10 euro all’ora”.