
Almasri
Nordio: Inorridisco davanti a insinuazioni surreali, il mio capogabinetto non agisce in autonomia, mi assumo ogni responsabilità”
Il Guardasigilli mette la parola fine alle polemiche su Giusi Bartolozzi.
Basta strumentalizzazioni e insinuazioni ‘surreali’. Il ministro Carlo Nordio, dopo le notizie sul ruolo della sua capogabinetto Giusi Bartolozzi, scende nuovamente in campo e difende senza ambiguità la sua collaboratrice, anche lei magistrato. “Ho letto la motivazione del tribunale dei ministri e le illazioni che ne hanno tratto alcuni giornali. Come la presidente Meloni ha ritenuto surreale che i suoi ministri abbiano agito senza il suo consenso, così anch’io ritengo puerile ipotizzare che il mio capo di gabinetto abbia agito in autonomia”.
Almasri, Nordio: basta congetture surreali
Il Guardasigilli ribadisce che tutte, “assolutamente tutte le sue azioni sono state esecutive dei miei ordini, di cui ovviamente mi assumo la responsabilità politica e giuridica”. Dal governo, insomma, nessuno scappa o finge di non sapere come fece l’ex premier Conte con l’allora ministro Matteo Salvini. “La sola ipotesi, che ho appreso con raccapriccio, che un’eventuale incriminazione della mia collaboratrice sia un escamotage per attribuire alla giurisdizione penale un compito che ora è squisitamente parlamentare mi fa inorridire. Costituirebbe una strumentalizzazione politica della giustizia”, aggiunge Nordio.
La mia capogabinetto non agisce in autonomia da me
“Mi auguro che queste insinuazioni finiscano, e che il Parlamento, secondo la legge costituzionale, si pronunci definitivamente sul ruolo del mio ministero, di cui, ripeto, sono l’unico e responsabile capo”.
I Verdi speculano: il vero ministro è Bartolozzi
Tra i più accesi pasdaran anti-Nordio spicca Angelo Bonelli per il quale, udite udite, Giusi Bartolozzi sarebbe il vero ministro della Giustizia. “Nordio è solo una comparsa – attacca il leader di Avs in tandem con Fratoianni – è lei che costruisce le strategie politiche, e Nordio si limita a prenderne atto. Ma a saltare sarà proprio lei, Giusi Bartolozzi, colei che invitava i dirigenti del ministero della Giustizia a comunicare su Signal, che secondo le procure di tutta Italia, è l’app di messaggistica più utilizzata dalla criminalità organizzata”. E giù con le congetture più complottiste. “È evidente – dice il capo dei Verdi – che anche loro sapevano che non tutto era trasparente nell’azione che stavano seguendo sul caso Almasri”.