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I soliti sospetti

Nancy Pelosi, cuore a sinistra portafoglio a destra: in Borsa fa affari d’oro. Nasce un’App per seguire i suoi investimenti

Dal "Pelosi Tracker" con rendimenti al 172% alle piattaforme come Dub e Autopilot, milioni di americani copiano gli investimenti dei parlamentari, tra accuse di insider trading e le ire del repubblicano Josh Hawley

Esteri - di Ginevra Lai - 20 Agosto 2025 alle 19:57

Negli Stati Uniti la finanza ha scoperto un trucco di vecchia data: se non riesci a battere i migliori, copiali. E ha cominciato a farlo con i parlamentari in Borsa. Da questa intuizione è nata una galassia di piattaforme e app che replicano gli investimenti dei membri del Congresso, trasformando le loro dichiarazioni patrimoniali in un manuale per aspiranti milionari.

I numeri non mentono

Dal 2020 Standard & Poor’s 500, uno dei principali indici azionari statunitensi, è cresciuto del 165%. I titoli più acquistati da deputati e senatori, o dalle loro famiglie, hanno registrato guadagni teorici del 465%. In altre parole, i comuni mortali arrancano mentre il Parlamento americano sembra viaggiare con il turbo.

Il caso più clamoroso è quello di Nancy Pelosi. Ex speaker della Camera, fedelissima di Biden e dunque bersaglio prediletto di Donald Trump, la deputata dem è diventata la regina del “copy trading”. La piattaforma Dub ha addirittura lanciato un “Pelosi Tracker” che imita ogni suo movimento: il risultato? Un rendimento del 172% in un solo anno, superiore a qualsiasi hedge fund. A gennaio, la semplice notizia di un suo investimento in Tempus Ai ha fatto schizzare le opzioni del titolo del 124%.

Tuttavia, Pelosi respinge le accuse di insider trading, scaricando la responsabilità sul marito. Ma i sospetti resistono. Trump ha usato parole pesantissime: «Pelosi e suo marito hanno battuto ogni hedge fund nel 2024. In altre parole le loro menti mediocri hanno battuto tutti i super geni di Wall Street», ha scritto su Truth Social. Poi l’affondo personale: «una disgustosa degenerata che mi ha messo in stato di accusa due volte su nessuna base e ha perso».

Il cerchio magico si estende

Il fenomeno non riguarda solo Pelosi. Marjorie Taylor Greene, volto duro dei repubblicani, ha visto i riflettori accendersi dopo l’acquisto di azioni Palantir, effettuato poco prima che la società ottenesse un contratto federale da 30 milioni di dollari. Il titolo è salito del 142%. Michael McCaul, deputato texano, ha incassato profitti teorici per 3,6 milioni di dollari. Il democratico Cleo Fields ha portato a casa 1,1 milioni.

Le piattaforme non potevano che adeguarsi: Dub ha creato tracker dedicati anche a Greene (+22%) e persino a Donald Trump, con un rendimento del 24%. Un gioco che ha già catturato milioni di utenti e spostato centinaia di milioni di dollari.

Il “Pelosi Act”

Il senatore Josh Hawley ha deciso di reagire con una proposta: il “PELOSI Act”, acronimo di Preventing elected leaders from owning securities and investments act — letteralmente una legge per impedire ai rappresentanti eletti di possedere titoli e investimenti. Se approvato, obbligherebbe parlamentari e coniugi a vendere tutte le azioni o a trasferirle in un blind trust entro sei mesi dall’ingresso in carica. Chi non si adegua perderebbe i profitti e rischierebbe sanzioni disciplinari.

«I membri del Congresso dovrebbero battersi per il popolo che li ha eletti – non speculare in borsa a danno dei loro stessi elettori», ha dichiarato Hawley. «Gli americani hanno visto un politico dopo l’altro trarre profitto da informazioni non accessibili al pubblico. È ora di vietare a tutti i parlamentari di fare trading e possedere azioni, e di restituire fiducia agli americani nel corpo legislativo della nostra nazione».

Tra etica e mercato

La verità è che dimostrare l’abuso resta complicato. Molti parlamentari affermano che siano i familiari o i gestori finanziari a muovere i capitali. Eppure, ogni volta che un deputato deposita una dichiarazione di investimento, il mercato entra in fermento.

In parallelo, è nata un’altra app, Autopilot, che per 99 dollari l’anno permette di imitare i portafogli di politici e celebrità. Un business che cavalca la curiosità più che la solidità: le operazioni sono comunicate con un ritardo fino a 45 giorni e la stessa piattaforma ammette di essere «più intrattenimento che consulenza finanziaria seria».

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di Ginevra Lai - 20 Agosto 2025