
Le boldrinate
L’ultima di Boldrini e “compagni”: “Sospendere Israele da tutte le competizioni sportive”
L'ex presidente della Camera chiede al Cio di boicottare Tel Aviv su ogni attività. Il precedente di Cile 76 e della Coppa Davis
Il ritorno delle boldrinate. Laura Boldrini, ex presidente della Camera (dove sedette una certa Nilde Jotti giusto per fare paragoni) propone l’esclusione di Israele da tutte le competizioni sportive. Un’iniziativa senza senso che capovolge il ruolo che lo sport ha sempre avuto, dai tempi della democrazia del ping pong, per alleviare le tensioni politiche.
Anche Mauro Berruto tra i proponenti
“Lo sport non può restare neutrale davanti alla strategia di annientamento del popolo palestinese. Per questo, su iniziativa del collega Mauro Berruto, responsabile Sport per il Partito Democratico, e insieme a 44 tra parlamentari ed europarlamentari del Pd abbiamo inviato una lettera ai rappresentanti italiani del Comitato olimpico internazionale, al presidente del Coni, Luciano Buonfiglio e al presidente della Federazione italiana del Calcio, Gabriele Gravina. A loro la richiesta di farsi portavoce con il Cio, la Fifa e l’Uefa perché Israele sia sospeso da tutte le gare sportive internazionali per lo sterminio di Gaza”, ha detto la deputata Pd.
“Dal 1948 ad oggi diversi Paesi sono stati sospesi per avere calpestato i principi della convivenza pacifica tra i popoli: dalla Germania al Giappone, dalla Jugoslavia al Sudafrica, fino alla Russia che ha invaso l’Ucraina. Perché lo stesso non viene fatto con Israele? Questo doppio standard è inaccettabile e dannoso”, ha aggiunto l’ex presidente di Montecitorio. Aprendo un altro fronte polemico.
Che c’entra lo sport?
Più volte il Cio, l’ultima con la Russia, ha sanzionato alcune Nazioni escludendole dalle competizioni. Per gli atleti russi c’è la possibilità di gareggiare nelle competizioni singole, ma in forma praticamente anonima e con il divieto di suonare l’inno in caso di vittoria, mentre per le nazionali il divieto di partecipazione è assoluto.
Grandi campioni come Novak Djokovic hanno criticato questo atteggiamento. Che penalizza gente che non ha responsabilità o, come nel caso delle Paraolimpiadi, straordinari atleti con disabilità che si preparano a lungo per un avvenimento così importante.
Sullo sfondo la partita di Udine
Il richiamo di Boldrini agli organismi italiani è inutile: è il Cio a decidere, ma sullo sfondo c’è un messaggio subliminale in vista della partita di ottobre tra Italia e Israele, che si terrà ad Udine, e che molti vorrebbero boicottare.
Il coraggio di Nicola Pietrangeli in Cile
Il 1976 vincemmo la prima Coppa Davis in Cile. I comunisti premevano affinché disertassimo la trasferta di Santiago, come aveva fatto l’Urss in semifinale, per protesta contro Pinochet. Nicola Pietrangeli chiamò personalmente Enrico Berlinguer per convincerlo a una posizione più morbida. Ma quello, appunto, era Berlinguer.