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Londra piange: “Non solo cibo e dolce vita, con Meloni l’Italia ci ha sorpassato anche sul Pil”

L'analisi del Telegraph

Londra piange: “Non solo cibo e dolce vita, con Meloni l’Italia ci ha sorpassato anche sul Pil”

Esteri - di Carlo Marini - 18 Agosto 2025 alle 13:43

La consacrazione arriva dal Telegraph, quotidiano britannico conservatore, che non ha mai nascosto le sue simpatie per Giorgia Meloni.
«Non solo gli italiani godono del miglior cibo, il clima più caldo e la dolce vita, ma ora sono anche più ricchi di noi. Aggiornato al costo della vita, il PIL pro capite dell’Italia ha superato quello della Gran Bretagna per la prima volta in questo secolo, secondo la Banca Mondiale», esordisce Daniel Johnson nell’articolo pubblicato alla vigilia di Ferragosto e sfuggito a molti quotidiani italiani.

Un fattore vincente di nome Giorgia

«Anche se il divario negli standard di vita è piccolo – sia gli italiani che gli inglesi hanno un PIL pro capite di poco più di 60.000 dollari (44.000 sterline) – il significato metaforico è enorme. Nel 1987, quando l’economia italiana superò per la prima volta quella del Regno Unito per la prima volta, la notizia provocò un’ondata di sentimento patriottico e divenne nota come il sorpasso».

Il Telegraph a Starmer: prenda esempio da Meloni

Il giornale ricorda che «non è sempre stato tutto rose e fiori per i nostri rivali mediterranei. Dopo il 1945, le deboli coalizioni italiane divennero sinonimo di instabilità politica.
Per decenni, l’Italia ha lottato con il declino demografico e le crisi del debito fiscale. Nel 2011 c’è stata un’umiliazione nazionale quando l’allora primo ministro, Silvio Berlusconi, è stato effettivamente rimosso dall’incarico da Bruxelles, che ha minacciato di costringere l’Italia a uscire dalla zona euro».
«Oggi, però – sottolinea l’articolo – l’Italia sembra aver raggiunto una stabilità invidiabile. Sotto la solida leadership conservatrice di Giorgia Meloni, l’Italia è ora tra i domicili più ambiti d’Europa, non da ultimo per i milionari in fuga dai raid fiscali del governo laburista».
«Quello che Giorgia Meloni ha capito – ma Sir Keir Starmer e Rachel Reeves no – è che se si mantengono basse le aliquote fiscali, le persone sono meno incentivate a evitare di pagarle».

Il parallelo con Einaudi e la differenza da Nigel Farage

«La signora Meloni ha un’istintiva simpatia per le piccole imprese, i lavoratori autonomi e gli agricoltori che sono ancora la spina dorsale dell’economia italiana. Spera di ricreare il miracolo economico del dopoguerra, noto come il boom. Quel miracolo è stato scatenato dalle politiche di libero mercato di Luigi Einaudi, con tassi di crescita annui fino al 10 per cento».

La premier italiana, sottolinea il Telegraph non va paragonata con Nigel Farage, «che nella migliore delle ipotesi potrebbe diventare il Berlusconi britannico. L’unico politico qui che – con la sua intolleranza senza fronzoli all’ozio e al diritto – assomiglia a Meloni è Kemi Badenoch. Ma avrà la possibilità risollevare il Regno Unito, come ha fatto Meloni per l’Italia?»

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di Carlo Marini - 18 Agosto 2025