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Libertà di stampa, l’Italia firma un appello diretto a Israele per consentire ai giornalisti di entrare a Gaza

Documentare la guerra

Libertà di stampa, l’Italia firma un appello diretto a Israele per consentire ai giornalisti di entrare a Gaza

Esteri - di Gabriele Caramelli - 21 Agosto 2025 alle 18:07

L’Italia, assieme ad altri 26 Paesi che aderiscono alla Media freedom coalition, ha firmato un appello diretto al governo di Israele “affinché consenta l’accesso immediato a Gaza a giornalisti e media, chiedendo a tutte le parti del conflitto ogni sforzo per garantire la sicurezza degli operatori dell’informazione”. La notizia è stata annunciata dalla Farnesina, che ha ricordato come nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Antonio Tajani avesse definito “inaccettabili gli attacchi contro i giornalisti a Gaza, segno del livello di violenza ormai raggiunto dal conflitto e dell’urgenza di mettere fine all’uccisione di vittime innocenti”.

Il ruolo dell’informazione è fondamentale per descrivere la terribile realtà della guerra e per questo motivo è necessario garantire l’accesso in sicurezza dei media anche alle zone di guerra. Peraltro, l’Italia assieme ai suoi partner ha ribadito la condanna verso gli attacchi deliberati e contro ogni forma di violenza nei confronti dei giornalisti e degli operatori dei media, ricordando che “il diritto internazionale umanitario prevede l’obbligo di proteggere quanti operano per assicurare la libertà d’informazione anche durante i conflitti”.

L’Italia firma un appello diretto a Israele per l’accesso dei giornalisti a Gaza

Per l’occasione è stato rinnovato l’appello “ad un percorso che garantisca pace e sicurezza durature e la realizzazione della soluzione a due Stati, attraverso il cessate-il-fuoco, il rilascio degli ostaggi e l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza”.

Che cos’è la Freedom media coalition

La Media freedom coalition è stata creata nel 2019 ed è una partnership che raccoglie oltre 50 paesi ed organizzazioni internazionali, impegnate nel sostegno e nella difesa della libertà di stampa, oltre che nella sicurezza di giornalisti e operatori dell’informazione.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 21 Agosto 2025