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Leoncavallo, De Corato all’attacco: nessuna beffa, no a un nuovo spazio d’illegalità e premi agli abusivi

Il timore di una farsa

Leoncavallo, De Corato inflessibile: “Se il Comune premia gli abusivi regalandogli un altro spazio andremo in Procura”

Leoncavallo, dopo lo sfratto il Comune pensa a una soluzione che sa di beffa. L'esponente di FdI all'attacco: "Inaccettabile. Una nuova sede sarebbe un premio all'illegalità: pronti all'esposto". E intanto le frange militanti mobilitano la piazza e sale il rischio sicurezza a Milano. Si temono scontri come 30 anni fa...

Politica - di Lorenza Mariani - 22 Agosto 2025 alle 17:42

Leoncavallo, De Corato all’attacco: nessuna beffa, no a un nuovo spazio d’illegalità e premi agli abusivi. Lo sgombero del Leoncavallo sta scatenando non solo la reazione del centro sociale, ma anche la ferma indignazione del mondo politico. Con la mobilitazione già in atto e l’annuncio di una manifestazione nazionale per il prossimo 6 settembre, l’allerta sicurezza a Milano si alza. Le forze dell’ordine e le autorità temono che le frange militanti possano riportare il clima di tensione e violenza già vissuto in passato, richiamando alla mente i disordini che hanno segnato la storia della città. Il primo a lanciare l’allarme è Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco di Milano. La sua posizione è netta e senza compromessi: un’eventuale assegnazione di un nuovo spazio pubblico al Leoncavallo sarebbe una ricompensa per anni di illegalità.

Leoncavallo, dopo lo sfratto il Comune pensa a una soluzione che sa di beffa. De Corato insorge

Intanto, dopo lo sgombero la protesta si organizza e riparte dalle solite rivendicazioni a tutti i costi (e senza spese accessorie): «Manifestazione nazionale il 6 settembre». Così, dopo la smobilitazione di ieri mattina, Leonka e leonkavallini  si mobilitano. Il presidio allestito davanti all’ex centro sociale ha ospitato un’assemblea che ha confermato la manifestazione nazionale in programma a Milano per il 6 settembre. E a dare l’annuncio è stato Daniele Farina, storico portavoce del sito appena smobilitato, e volto noto di Sinistra Italiana.

«Se il Comune assegnerà nuovo spazio abusivo, siamo pronti all’esposto»

La prossima assemblea, che servirà a definire i dettagli della mobilitazione, è stata fissata per l’1 o il 2 settembre in una sede dell’Arci ancora da stabilire. L’obiettivo è chiaro: organizzare la risposta a quello che viene percepito come un attacco alla storica realtà milanese. Un approccio e una descrizione dello status quo che il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato rispedisce sonoramente al mittente, concentrandosi contestualmente sulle ipotesi – che circolano già in queste ore – di un possibile nuovo spazio per il centro sociale.

Leoncavallo, De Corato: «È questa la lotta all’evasione di cui la sinistra si riempie la bocca?»

Asserendo pertanto: «Apprendiamo di ipotesi e aperture politiche per individuare una “nuova casa” al Leoncavallo su aree comunali. Dico con chiarezza: è inaccettabile», ha dichiarato De Corato, già vicesindaco di Milano. E le sue parole, dunque, mettono in discussione l’opportunità di destinare beni pubblici a chi, a suo dire, ha operato per decenni nell’illegalità.

«A quale titolo il Leoncavallo dovrebbe godere di un canale preferenziale?»

Aggiungendo: «Il patrimonio pubblico non può diventare premio alla reiterazione dell’illegalità, né moneta di scambio per quietare tensioni. Le regole valgono per tutti, non esistono scorciatoie per chi ha occupato e operato fuori dalle norme. A quale titolo il Leoncavallo dovrebbe godere di un canale preferenziale? Perché – dopo anni al centro di contestazioni, interventi delle forze dell’ordine e attività non autorizzate come spesso riportato dalle cronache – dovrebbe essere trattato meglio di associazioni e realtà che pagano canoni, tasse e rispettano i bandi? È questa la “lotta all’evasione” di cui la sinistra si riempie la bocca?», sottolinea con fermezza il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, già vice sindaco delle giunte milanesi di centrodestra.

Leoncavallo e spazio bis: il no di De Corato a un possibile “trattamento di favore”

Sottolineando neanche tropo tra le righe come la concessione di un nuovo spazio al Leoncavallo, al di fuori delle normali procedure di assegnazione, rappresenterebbe un trattamento di favore, contrapponendo la situazione del centro sociale a quella di «associazioni e realtà che pagano canoni, tasse e rispettano i bandi».

Pertanto, il politico di FdI ha lanciato un avvertimento diretto all’amministrazione comunale: se l’assegnazione dovesse avvenire in maniera abusiva o senza rispettare le procedure di legge («procedure trasparenti e competitive. Requisiti stringenti di legalità. Regolarità fiscale e contributiva. Tracciabilità dei pagamenti. Canoni congrui, responsabilità civile e progetti verificabili. Niente affidamenti diretti mascherati; niente sanatorie creative; niente “manifestazioni di interesse” cucite su misura. Mi opporrò con ogni atto politico e istituzionale»). Di più. De Corato e il suo partito sono pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Saranno coinvolti anche l’Anac e il Prefetto, con l’obiettivo di tutelare «legalità, merito e pari opportunità» per i cittadini milanesi.

Annunciando a chiare lettere quello che risuona come un monito imprescindibile: «Mi opporrò con ogni atto politico e istituzionale». E sentenziando in calce: «Nessun premio a chi ha fatto dell’abuso un metodo. Milano merita legalità, merito e pari opportunità: spazi a giovani, cultura e sport sì, ma solo a chi rispetta le regole e paga ciò che deve», ha concluso De Corato. Ribadendo che la sua posizione è «di principio. Non contro qualcuno. Ma a tutela dei milanesi che lavorano, pagano le tasse e aspettano da anni procedure eque per ottenere uno spazio dove fare comunità».

Confermata manifestazione a Milano il 6 settembre: il timore di nuovi scontri di piazza

Sullo sfondo della vexata quaestio, allora, il timore di nuovi scontri non è infondato. Le assemblee e le convocazioni, che si stanno susseguendo in queste ore, indicano una chiara volontà da parte del Leoncavallo di non arretrare, trasformando la protesta in una prova di forza. Le parole di De Corato, al di la del richiamo ai principi che amministrazione pubblica e politica devono tutelare e garantire, riflettono anche la preoccupazione che le strade di Milano possano tornare a essere teatro di scontri, come accadde quasi 30 anni fa, nel lontano 1994, quando le manifestazioni legate al centro sociale degenerarono in vere e proprie guerriglie urbane. L’attuale situazione, con l’organizzazione di una mobilitazione nazionale, alimenta il rischio che il passato si ripeta, mettendo a dura prova la gestione dell’ordine pubblico.

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di Lorenza Mariani - 22 Agosto 2025