
Attacchi isterici a Meloni
Il video che circola di Almasri risale al 2021, quando al governo c’erano Conte e il Pd: l’opposizione ha fatto l’ennesima autorete
Quello con Al Masri “è un video di cui ci sono ancora in corso gli accertamenti, come ho letto, sulla veridicità e in caso di veridicità sulla collocabilità temporale”. A dirlo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine del Meeting di Rimini. Nelle ultime ore l’opposizione si è compattata commentando un video del generale libico, ricercato dalla Corte penale internazionale, arrestato e poi rimpatriato dal governo italiano otto mesi fa: un caso su cui da allora si è scatenata una bufera politica e giudiziaria.
Sto indagando sul video in cui si vede #Almasri uccidere un uomo,
La prima cosa che possso dirvi è che il girato è riflesso in orizzontale. L’ho rimesso dritto.SEGUE pic.twitter.com/fZiy6K2Sj2
— Sarita (@Sarita_Libre) August 23, 2025
Secondo il responsabile del Viminale “si è parlato, credo semplicisticamente, di una ripresa di un massacro che poi ha portato alla morte della persona che ne era vittima. Altri dicono che non è vero, quindi io credo che ci siano giudizi un po’ affrettati pur di venire contro il governo”. Poi, avvisa Piantedosi “pare che la collocazione temporale nello stesso sia di 5 anni fa. Di quello che è stato trattato come un ‘caso’, abbiamo riferito in Parlamento. Si vedrà dagli atti giudiziari”.
Il video di Almasri e le ultime deliranti accuse della sinistra
Nelle ultime ore Pd e M5s avevano cavalcato le immagini cruente pubblicate sui social da una ong, per dare la colpa al governo e alla premier Meloni di quell’aggressione. Accuse ridicole, tanto più che le immagini si riferiscono ad anni in cui al governo c’erano proprio il Pd e il M5s con Conte presidente del Consiglio. Secondo le ultime ricostruzioni, il video che mostra Osama Njeem Almasri aggredire un uomo a Tripoli risalirebbe addirittura “al 2021 o al 2022”.
Inoltre, la persona aggredita “non ha riportato lesioni gravi”. Lo hanno riferito agli apparati di sicurezza italiani fonti della Rada – la milizia di Tripoli cui appartiene il comandante libico – che hanno chiesto direttamente allo stesso Almasri. Nell’occasione, secondo la ricostruzione fornita dalla Rada, Almasri si trovava nelle vicinanze della sua abitazione e aveva chiesto al conducente di una autovettura di spostare il mezzo perché mal parcheggiato. Questi in risposta tirava fuori una pistola e Njeem aveva reagito per disarmarlo. Dopo i fatti, sempre secondo quanto riferito dalla Rada, l’uomo – che non aveva riportato lesioni di rilievo – era stato anche denunciato alla Procura.