
Promesse non mantenute
Starmer sotto pressione, Il piano dei rimpatri non funziona: nel 2025 sono sbarcati più 25mila migranti nel Regno Unito
Più di 25 mila migranti, secondo il Daily mail, sono arrivati nel Regno Unito quest’anno. A quanto pare, il piano di contenimento per i clandestini, applicato dal primo ministro laburista inglese Keir Starmer, non ha sortito l’effetto desiderato. Solo ieri sono sbarcate 898 persone su 13 imbarcazioni diverse: le immagini pubblicate dal tabloid britannico mostrano le immagini dei clandestini con il giubbotto di salvataggio a bordo delle imbarcazioni, durante lo sbarco a Dover. Adesso Starmer è vessato dal problema migratorio, dopo il suo ultimo fallimentare accordo con la Francia intitolato “Uno dentro e uno fuori”, che il governo a liquidato con superficialità definendolo un “espediente”.
Più di 25mila migranti sono sbarcati nel Regno Unito finora: Starmer sotto pressione
L’anno scorso, nel mese di agosto erano arrivati in tutto 16.903 clandestini mentre quest’anno la cifra degli sbarchi ha raggiunto i 25.436. Andando a ritroso con i dati, la situazione peggiora solamente: sempre nel mese di agosto 2023 sono sbarcati in tutto 14.732 migranti. Le altre statistiche sono visibili fino al 2018, anno in cui il ministero dell’Interno ha deciso di rendere pubblici i dati dell’immigrazione in Uk, ma nessuno di questi si avvicina anche lontanamente ai numeri registrati quest’anno. I numeri del 2025 hanno superato perfino quelli del 2022, in cui si registravano 17,169 migranti in più sulle coste del Regno Unito.
Le promesse infrante del primo ministro inglese
Starmer aveva promesso che non avrebbe più utilizzato i siti militari in disuso per ospitare i migranti, ma non è riuscito a tenere fede alla parola data. Infatti, il primo ministro ha annunciato che altri 445 migranti verranno trasferiti in un’ex base della Raf di Wethersfield, nell’Essex. Attualmente il sito ospita 800 persone, ma questo vuol dire che ben presto il numero salirà a 1245. L’amministrazione laburista dovrà fare i conti con i fallimenti riguardanti il blocco dell’immigrazione clandestina, ma anche con tutte le proposte politiche mai realizzate fino ad ora.