
Ancona
Il governo investe soldi e idee sulle Marche. La “Zes” vale 27 miliardi, la Meloni ci mette la faccia (video)
Il governo Meloni, rappresentato ai massimi vertici, nelle Marche gioca il “piatto”, come accade nel poker quando il giocatore è sicuro del punto in mano e con quella libera dalle carte trascina soldi e speranze al centro del tavolo. Ad Ancona, capoluogo di una Regione nella quale si vota a settembre in un clima di veleni, a sinistra, per l’inchiesta che coinvolge l’ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, la premier Meloni – con il suo vice Antonio Tajani, con Matteo Salvini in collegamento da Roma e il presidente Acquaroli in prima fila – illustra idee, progetti e finanziamenti in arrivo nelle Marche, stringendo un patto destinato a far compiere un ulteriore salto alla regione. Ad Ancona, Meloni e Tajani, sono arrivati in mattinata all’Auditorium Orfeo Tamburi della Mole Vanvitelliana, per l’incontro istituzionale di presentazione degli interventi del Governo per lo sviluppo delle Marche. La premier è arrivata in elicottero, il leader di Fi è giunto nel piazzale in macchina. Entrambi accolti dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli e dalle autorità locali.
Marche, i discorsi di Salvini, Tajani e Meloni
“Vinceremo come centrodestra le elezioni nelle Marche, non per le vicende giudiziarie di Ricci del Pd di cui ci interessa meno che zero e di cui spero si arrivi alla completa innocenza. Noi all’avversario auguriamo le migliori fortune”, ha detto Matteo Salvini, il primo a parlare, collegandosi con Ancona. “A differenza dei garantisti a targhe alterne – sottolinea – non spenderò una parola per il candidato Ricci e le sue vicende giudiziarie. Noi chiediamo voti per quello che abbiamo fatto nella Regione”. Poi parla Antonio Tajani, che oggi festeggia il suo compleanno e ha incassato gli auguri della Meloni. “I marchigiani sono al centro dei nostri pensieri, al centro della nostra azione. L’incontro di oggi rappresenta soltanto un trampolino di lancio per il domani. Tutto quello che abbiamo fatto e che faremo – mi riferisco anche agli annunci che farà il presidente del Consiglio- sono l’inizio di una grande avventura governativa per permettere ai sindaci, agli amministratori regionali di governare meglio e consentire agli imprenditori marchigiani di poter creare benessere per ogni singolo cittadino”.
Poi l’intervento della Meloni, che cita il Made in Italy “made” nelle Marche, poi Enrico Mattei: “L’uomo che ispira la principale strategia di politica estera, diceva che l”ingegno è vedere possibilità, dove nessuno la vede’, vuol dire essere lucidi e che bisogna avere coraggio, orgoglio, per guardare oltre i limiti”. “Ci sono uomini che hanno scommesso dove altri non avevano neanche il coraggio di scommettere, e questa è un po’ la cifra di questo territorio, la capacità di avere una creativa e visionaria concretezza”, dice dal palco di Ancona. “Noi -assicura- stiamo cercando di restituire a questa nazione la capacità di fare strategia, di scegliere dove vuole stare, di scegliere cosa vuole rappresentare.
I soldi sono in arrivo. “Il Cdm di oggi approverà la norma che allarga la Zes alle Marche e all’Umbria. E’ uno strumento molto efficace per attrarre investimenti, sostenuta da una governance efficace”, aggiunge con riferimento alla Zona economica speciale. “Il giro di affari in ambito Zes è di 26,7 mld di euro”, ricorda il premier citando dati Ambrosetti. “Sono certa che i marchigiani sapranno utilizzare al meglio le nuove potenzialità”.
La Zes per le Marche e l’indotto che crea
“La zona economica speciale -ha ricordato- è un strumento che sta dando straordinari risultati, noi abbiamo puntato al fatto che ci fosse un’unica zona economica speciale in tutte le regioni del mezzogiorno” e stiamo registrando “risultati estremamente importanti, ma noi vogliamo allargare la zona economica speciale a regioni qualificate, questo vale per le Marche e l’Umbria”. La Zes “è molto efficace per aiutare chi investe, chi crea lavoro, chi produce, consente di avere un’autorizzazione unica fiscale, garantisce velocità e permette di valorizzare le specificità territoriali, di stabilizzare la efficacia delle altre risorse come il Pnrr, i fondi di coesione”. Con la “zona economica speciale unica a oggi, dal 1 gennaio del 2024 sono state già rilasciate oltre 700 autorizzazioni uniche che hanno portato investimenti strategici imponenti”.
“Nelle Marche la questione centrale è la questione del deficit infrastrutturale. E’ una regione che vive un paradosso incredibile, quello di trovarsi al centro dell’Italia ma di essere allo stesso tempo una regione difficilmente raggiungibile. E quando un territorio non ha le infrastrutture di cui ha bisogno non è messo nelle condizioni di competere ad armi pari ed esprimere al massimo il suo valore”. Nel merito, i progetti sono sul tavolo: “La Pedemontana è un sogno che prende realtà, più tardi sarò all’inaugurazione dei cantieri”.