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A San Vito di Cadore

Ignora divieti e transenne e si perde sulle Dolomiti: turista inglese dovrà risarcire 14mila euro di soccorsi

Cronaca - di Luigi Albano - 4 Agosto 2025 alle 18:27

Chi si perde paga e i cocci (inteso le spese per i soccorsi) sono suoi: è la morale di quanto accaduto a un escursionista inglese, una specie di mister Bean della montagna, sulle Dolomiti bellunesi.

Ha infatti ignorato divieti, transenne e cartelli di pericolo, avventurandosi in solitudine su una via ferrata interdetta per rischio frane e si è ritrovato bloccato a 2.400 metri di quota. Protagonista della disavventura un turista inglese di 60 anni, che lo scorso 31 luglio è stato recuperato con l’elicottero dai soccorritori, in una zona impervia della Croda Marcora, nelle Dolomiti bellunesi. E che ora dovrà risarcire i soccorsi con un salatissimo conto di 14mila euro.

Magoni (FdI): “L’elisoccorso non è un taxi, giusto chiedere il risarcimento”

Una scelta che poteva costargli molto più della multa: l’uomo, partito dal Passo Tre Croci, si era incamminato lungo la ferrata nonostante il divieto in vigore da settimane. Una volta raggiunta una parete particolarmente esposta, si è trovato nell’impossibilità di proseguire o tornare indietro, mentre dall’alto cadevano massi e pietre. A quel punto ha allertato i soccorsi. E in queste ore è arrivata la notizia della stangata: come doveroso monito anche per gli altri turisti avventurosi con i soldi dei contribuenti italiani. 

“Ignorare i divieti, sfidare il pericolo e poi chiamare l’elisoccorso come se fosse un servizio a domicilio: la montagna non e’ un parco giochi e l’elisoccorso non può diventare una corsa su richiesta. Lo dimostra l’ultimo episodio a San Vito di Cadore dove un turista ha scelto di salire su una ferrata chiusa per rischio crolli, restando bloccato e causando un intervento da oltre 14.000 euro”. Questo il commento del’ l’eurodeputata bergamasca Lara Magoni (FdI), campionessa di sci ed esperta di montagna.

Magoni ha firmato la legge che impone i rimborsi in caso di negligenza

“Basta – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – con l’incoscienza di chi si avventura senza preparazione, ignora le regole e non pensa alle conseguenze. Chi mette a rischio la propria vita e quella degli altri deve farsene carico. Quest’anno, solo nell’ultimo mese, purtroppo, abbiamo registrato 83 morti e 5 dispersi – numeri drammatici che devono far riflettere. La montagna merita rispetto e non può essere affrontata con superficialita’”.

Firmataria e relatrice della legge lombarda del 2015 che impone il rimborso dei costi in caso di negligenza, Magoni sottolinea i risultati ottenuti: “Le chiamate inutili sono diminuite del 30%, ma non basta. Ogni intervento evitabile mette in pericolo chi ha bisogno di aiuto reale. Non parliamo di incidenti imprevedibili ma di decisioni superficiali, di chi trascura i divieti, si avventura senza l’attrezzatura adeguata e pretende che a pagare sia la collettività”.

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di Luigi Albano - 4 Agosto 2025